Wise Society : Riflessologia facciale vietnamita: pratica e benefici del Dien Chan
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Riflessologia facciale vietnamita: pratica e benefici del Dien Chan

di Nicoletta Ripani
1 Agosto 2012

Beatrice Moricoli, terapeuta e formatrice, racconta i benefici del Dien Chan, efficace tecnica nata in Vietnam, che allevia molti disturbi e riequilibra il circuito energetico

Allevia disturbi come mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari e articolari. Aiuta ad allentare ansia e stress, combatte l’insonnia, ma non solo: distende i tratti del volto e leviga la pelle. Il Dien Chan, la riflessologia facciale nata in Vietnam negli anni Ottanta, ha effetti benefici sorprendenti e quasi sempre immediati. Una volta imparata la tecnica, si può fare anche a casa, da soli, come strumento di auto guarigione.

Riflessologia Facciale dien chan

Foto di Wei Ding / Unsplash

Alla scoperta della riflessologia facciale: cos’è e come viene praticata

Il centro più importante, dove si pratica e si insegna il Dien Chan, è la Scuola Italiana di Riflessologia Facciale Applicata di Milano. Scopriamo di più sulla Riflessologia Facciale Applicata con Beatrice Moricoli che, insieme a Vittorio Bargagnini, è titolare della scuola e insegnante autorizzata per l’Italia di questa disciplina.

Il Dien Chan è l’unico approccio di riflessologia del viso oppure esistono tecniche più antiche?

Riflessologia del voltoIn tutte le Medicine Orientali esiste un approccio dedicato al viso. Nella Medicina Tradizionale Cinese viene stimolato o massaggiato seguendo le linee che trasportano l’Energia nel corpo, cioè i Meridiani e i punti specifici che li compongono. Nella Medicina Indiana il volto viene lavorato sapientemente con manovre specifiche che utilizzano gli oli più adatti alle esigenze personali.Anche in Occidente molte tecniche di massaggio dedicano uno spazio al volto.

Nel linfodrenaggio, per esempio, il viso viene massaggiato delicatamente, per favorire il flusso linfatico ed eliminare ristagni e gonfiori. Ma non si tratta di riflessologia facciale, che invece è frutto di molti anni di studi e di applicazione su una vastissima scala di soggetti.

Come nasce il Dien Chan?

Alla fine degli anni 70, l’agopuntore Bui Quoc Chau iniziò a praticare agopuntura a Saigon in alcuni ospedali e centri di recupero contro le tossicodipendenze. Finita la guerra, queste strutture curavano molti reduci, pesantemente provati nel corpo e nello spirito. Lui, grande studioso e appassionato di riflessologia, decise di mettere a punto una variante di questa tecnica terapeutica per il volto.

Nel 1977 iniziò a praticare il Dien Chan su migliaia di pazienti per sperimentare la sua disciplina e i risultati furono estremamente positivi. Così Bui Quoc Chau realizzò i principali schemi di riflesso sul viso e abbandonò gli aghi, a favore delle mani e di piccoli strumenti con cui praticare il Dien Chan.

Oggi Bui Quoc Chau continua il suo lavoro nella clinica di Saigon; la riflessologia facciale conta oltre 100mila terapeuti in tutto il mondo ed è stata riconosciuta medicina ufficiale in Vietnam, a Cuba e in altri Paesi del mondo.

Quali sono i principi della riflessologia facciale? 

La base è che tutte le parti del corpo corrispondono a piccole aree sul viso. Ogni volta che lavoriamo su una zona riflessa, attraverso il sistema nervoso, raggiungiamo l’organo o la funzione che le corrisponde, ripristinandone il flusso energetico 

Riflessologia del volto

In pratica é come se riprogrammassimo la memoria di quell’organo, perché possa riprendere a funzionare correttamente. Buo Quoc Chau ha messo a punto le mappe riflesse del volto partendo da un principio semplice che si è dimostrato, nella pratica clinica, più che mai vero: il viso è la sede naturale dei cinque organi di senso, che hanno il compito di trasferire ciò che percepiscono dall’esterno al nostro cervello.

Oltre a vista, olfatto, udito, gusto, nel volto ha sede anche il tatto. Con la pelle infatti, noi possiamo “sentire”. E quella del viso ha una straordinaria sensibilità. Agendo sul volto, la risposta allo stimolo risulta estremamente efficace perché nelle altre zone del corpo trattate dai diversi approcci di riflessologia (piedi, mani, ecc.) risiede solo il senso del tatto.

Quali sono i benefici di cura del Dien Chan?

Riequilibra il corretto circuito energetico nel corpo e rimuove blocchi interni causati da traumi fisici ed emozionali.  Toglie gli stati di dolore, in modo rapido e a volte definitivo. Lavora a livello di pronto soccorso su strappi muscolari, distorsioni, fratture, problemi alle articolazioni di varia gravità.

È una tecnica terapeutica valida per la prevenzione di disturbi e disarmonie cronici come problemi digestivi, insonnia, stati di ansia, mal di testa di varia origine. In particolare, risulta molto efficace sull’apparato osteo-articolare e muscolare. Inoltre, in caso di gravi malattie che richiedono l’utilizzo di farmaci importanti, consente di gestire meglio gli effetti collaterali causati dai medicinali  senza doverne assumere altri. Agisce, infatti, con efficacia su nausea, mal di stomaco, mal di testa anche improvvisi o notturni.

Quali gesti si eseguono durante il trattamento?

Si tratta il viso con le mani, utilizzando le dita, le nocche, i polpastrelli, o con piccoli strumenti, disegnati dall’ideatore della tecnica e prodotti in Vietnam (come rulli e sfere dentati di piccole dimensioni in ottone, in metallo, di plastica, ma non solo che si possono vedere sul sito).

Occorre ricordare che questa tecnica nasce in Vietnam come esigenza di potersi curare da soli. Non a caso è l’unica riflessologia che si può eseguire su se stessi senza creare dei blocchi energetici durante l’autotrattamento. La tecnica si insegna ai “riceventi” (pazienti) proprio per metterli in condizioni di agire su se stessi, durante il percorso di cura con noi, ma anche dopo. Perché lo scopo del Dien Chan, è far capire alla persona che anche da sola può fare qualcosa per se stessa.

Come si procede durante le sedute di riflessologia facciale?

I trattamenti durano da 5 minuti a una ora. Quelli brevi, di pronto soccorso, si possono eseguire in qualunque momento e in qualsiasi luogo, mentre i trattamenti di un’ora necessitano di un ambiente professionale, ben areato, meglio se con sottofondo di  musica rilassante. L’operatore si dispone dietro la testa del ricevente, dopo averlo fatto accomodare sul lettino in posizione supina con un lungo cuscino sotto le ginocchia e una coperta, se lo desidera.

Nelle sedute di un’ora si dedicano 15 minuti all’ascolto del ricevente per capire le sue motivazioni, i suoi bisogni e la sua storia clinica. Quindi si inizia il trattamento con gesti precisi e specifici. Le zone da stimolare si stabiliscono in base a un protocollo, da personalizzare a seconda della disarmonia riscontrata, seguendo uno o più schemi di riflesso previsti.

La manualità che si pratica è molto dolce nella prima fase, quella del rilassamento, e può rimanere tale sino alla fine del lavoro o diventare più incisiva. In genere il rilassamento è talmente profondo che l’ora passa in silenzio perché il ricevente si addormenta.  Alla fine della seduta spieghiamo quali manualità eseguire da soli sino all’incontro successivo, per mantenere libero il circuito energetico.

Chiediamo inoltre di tenere un diario, su cui annotare la frequenza delle auto stimolazioni sui punti riflessi e gli effetti ottenuti. Questo consentirà all’operatore di scegliere una nuova modalità di lavoro sul viso, in base alle risposte ottenute durante la settimana.

È vero che questa tecnica aiuta a trattare anche alcuni inestetismi cutanei?

La riflessologia facciale regala risultati sorprendenti a carico della pelle del volto perché le stimolazioni riattivano la microcircolazione, migliorano l’elasticità cutanea e distendono i tratti. Il Dien Chan inoltre lavora su alcuni inestetismi come disidratazione, rughe e solchi, pelle grassa, ipersensibilità, acne e cicatrici da acne; cicatrici e cheloidi, macchie della pelle (macchie senili e macchie solari) con ottimi risultati.

Scuola Italiana Riflessologia Facciale Applicata

In particolare, l’utilizzo di alcuni piccoli strumenti forniti di un piccolo cilindro di ottone da una parte, e di una spazzola con piccole punte in acciaio dall’altra, ci aiuta a stimolare i tessuti cutanei, rivitalizzandoli in modo da favorirne il rinnovamento, per rendere la pelle più tonica e levigata. Su rughe e solchi, per esempio, si eseguono stimolazioni delicate ma costanti seguendo la ruga per tutta la sua lunghezza e profondità per attenuarle; a titolo preventivo invece si segue uno schema che insegniamo nei corsi specifici.

Nei nostri percorsi di formazione, infatti, visti i risultati sorprendenti del Dien Chan in campo estetico, abbiamo studiato un protocollo di lavoro specifico indirizzato alle estetiste e a coloro che vogliono risolvere problematiche della pelle del viso. Ha una durata breve, 24 ore in 3 giornate ed è perfetto per acquisire conoscenze che consentano di prendersi cura della bellezza della pelle senza trascurare il suo benessere.

Quanto dura e quanto costa un trattamento di riflessologia facciale? 

Nel nostro Centro di Milano (indirizzo e telefoni sul sito) un trattamento di un’ora, e la prima volta di un’ora e quindici minuti, costa 50 euro come tutti gli altri trattamenti che proponiamo qui: riflessologia plantare, linfodrenaggio, tui na, shiatsu, massaggio antistress. In caso di interventi di pronto soccorso, cioè per qualche minuto di urgenza in grado di alleviare il dolore, non si paga nulla. E poi abbiamo poi la C.L.I.N.I.C.A.: tre mezze giornate la settimana dedicate a chi non può permettersi di spendere. In questi momenti, gli operatori sono disposizione anche per trattamenti di venti minuti circa a offerta libera (dai 5 euro) per consentire a chiunque di venire più volte nella settimana a farsi trattare, anche quando mancano le possibilità economiche.

Nicoletta Ripani

 

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