Il progettista finlandese, che promuove nel suo lavoro bellezza e sostenibilità, è protagonista con il recentissimo Helsinki Music Center di "Experience...Finland", doppio evento culturale genovese (dal 26 maggio al 12 giugno) dedicato ai nuovi scenari dell'architettura e del design nordico. Che rimettono l'uomo e la natura al centro di tutto
Nato in Finlandia e con alle spalle una serie di significative esperienze professionali all’estero, Marko Kivistö, partner dello studio LPR-Architects (www.ark-lpr.fi) di Turku, è uno degli esponenti più brillanti della nuova generazione di architetti del Nord Europa. Vincitore di numerosi concorsi di architettura banditi nel suo Paese e all’estero, come il recente progetto dell’Helsinki Music Center, Kivistö promuove un’architettura incentrata sulla bellezza, che mette al centro di ogni progetto gli uomini e la natura. Lo abbiamo incontrato a Genova dove l’architetto sarà protagonista, tra pochi giorni, di un incontro pubblico (Silenzio nordico giovedì 26 maggio alle 17.00) e dell’inaugurazione della mostra Architettura contemporanea in Finlandia, prodotta da ATL – Association of Finnish Architects’ Offices, in corso dal 27 maggio al 12 giugno presso il Museoteatro della Commenda di San Giovanni di Prè (in piazza della Commenda 1, www.museidigenova.it) nel capoluogo ligure.
Due eventi sull’architettura finlandese a Genova. Di cosa si tratta?
La conferenza e la mostra sono due momenti di Experience…Finland l’evento culturale promosso dall’Ambasciata di Finlandia in Italia, ideato e curato dall’architetto romano Arianna Callocchia, con lo scopo di promuovere una serie di iniziative nell’ambito dell’architettura e del design, per favorire la conoscenza della cultura finlandese. Sarà anche l’occasione per presentare in anteprima il nuovissimo Helsinki Music Center, un mio progetto, che verrà inaugurato nel prossimo mese di agosto nella capitale finlandese: si trova proprio in centro della città vicino al Museo Kiasma di Steven Holl e la Concert Hall di Alvar Aalto.
Quali sono le caratteristiche principali di questo lavoro in termini di sostenibilità e rispetto per l’uomo?
Il concetto alla base della mia proposta per il Music Center di Helsinki è stato quello di creare un edificio innovativo e sostenibile che si armonizzasse con il contesto urbano: l’idea di un vero e proprio “tempio” della musica che rispettasse il suono proprio in considerazione dell’importanza che ha per l’uomo.
Vogliamo dunque accennare al tema della mostra?
La centralità dell’uomo e il rispetto per la natura sono due aspetti fondamentali nell’architettura finlandese. Questa mostra vuol offrire proprio un panorama sui progetti realizzati negli ultimi anni, tra edifici a carattere residenziale, pubblico, commerciale e sociale, selezionati non solo per le loro qualità costruttive, estetiche e funzionali, ma soprattutto per la capacità di rappresentare un’architettura a misura d’uomo, particolarmente fruibile e vivibile nel rispetto del contesto in cui viene inserita.
Oltre all’architettura, in mostra c’è anche il design…
Si, alcune creazioni di design finlandese come: lo space divider “The Tree” firmato dal designer Eero Aarnio e realizzato in polietilene tecno riciclabile, alcuni “Birds” di Oiva Toikka, pezzi classici della collezione Alvar Aalto in produzione da 75 anni e altri della collezione di Kaj Franck (in occasione del 100° anniversario della nascita) tutti prodotti dall’azienda Iittala, che proprio nel 2011 celebra i 130 anni di attività.
Quali sono i criteri ai quali si ispira la nuova generazione degli architetti finlandesi cui le appartiene?
Ci esprimiamo secondo un linguaggio internazionale, al passo con i tempi, ma anche con uno stile proprio del nostro Paese dove cultura, tradizione e contemporaneità vanno di pari passo. Ci relazioniamo per ogni progetto al contesto urbano, agli aspetti funzionali ed estetici, con una particolare attenzione alle esigenze dettate dal clima, dalla natura, ma anche dall’information technology, dall’ecologia, dal recycling e dallo sviluppo sostenibile.
Quali materiali vengono privilegiati nelle vostre costruzioni?
L’utilizzo di materiali naturali come legno e vetro sono la testimonianza di questo nuovo filone di architettura al servizio dell’uomo, anche attraverso la realizzazione di ambienti luminosi e spaziosi. Il legno in particolare, che in Finlandia non manca, è un materiale tradizionale ma al contempo ecologico ed economico, che viene usato sia negli interni, sia per le strutture e per i rivestimenti degli edifici.
Cosa significa per voi “ridare centralità all’uomo”? Ha a che fare con la qualità della vita?
In qualche modo sì, significa prenderci cura del benessere delle persone, progettando un’architettura attenta innanzitutto alle esigenze quotidiane e finalizzata a contribuire a un migliore standard di vita. Non solo, un principio che ha un ruolo centrale nell’esistenza umana è la bellezza. Anche l’architettura e il design possono diventarne espressione e credo che aggiungendo bellezza alla vita si possa renderla migliore.
Più in generale, quale crede che sia il compito e la responsabilità dell’architettura nei confronti della difesa dell’ambiente e del benessere del Pianeta?
Posso dire che il senso del nostro lavoro dovrebbe essere proprio quello di far scoprire alle persone la bellezza e la delicatezza dell’ambiente che ci circonda, un fatto che ha una grande influenza su di noi, nell’arte come nella vita di tutti i giorni. Un’esistenza creativa non genera solo cose belle ma trae da esse anche sempre nuovi benefici. C’è un architetto italiano, genovese appunto, a cui guardo con molto interesse a proposito di queste tematiche: è Renzo Piano. Nella relazione tra il suo lavoro e la natura si legge perfettamente il rispetto e l’attenzione che noi tutti le dobbiamo.