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Claudia Fink: i benefici del pilates per ritrovare il benessere

di Nicoletta Ripani
11 Giugno 2012

Atleta e formatrice, si è avvicinata a questa disciplina vent'anni fa, scoprendone i punti di forza. E da allora non ha più smesso

Claudia Fink

Claudia Fink

Giramondo per vocazione e atleta per passione, Claudia Fink dopo aver conseguito diverse prestigiose certificazioni internazionali come formatrice di pilates, ha insegnato in tutto il mondo. Oggi vive fra Toronto e Milano, sede della Pilates Italia che ha fondato nel 2007 e dove, insieme al suo team, tiene corsi aperti al pubblico e di formazione per insegnanti.

In questa intervista ci parla di una disciplina che sta diventando sempre più di tendenza. Perché tonifica e ridefinisce i muscoli, insegna a percepire il proprio corpo con maggiore consapevolezza, migliora la postura, aiuta a correggere eventuali deficit o problemi cronici. In sostanza: restituisce forma, equilibrio, flessibilità e benessere. Per migliorare la qualità della vita.

Come è arrivata al pilates?

Per caso circa 20 anni fa. Mi ero bloccata dopo l’ennesima caduta da cavallo. Sin da giovanissima, infatti, ho sempre praticato diversi sport: ginnastica artistica, danza, aerobica, pallanuoto, sci nautico, equitazione, anche a livello agonistico e competitivo. Attività piuttosto “pesanti” che, nel corso degli anni, mi avevano causato diversi infortuni.

L’ultimo mi aveva provocato dolori fortissimi alla schiena, faticavo a muovermi e non riuscivo a stare seduta in macchina per più di 5 minuti. Così ho dovuto interrompere qualsiasi attività sportiva. Dopo aver tentato varie tecniche riabilitative, sono arrivata al pilates. Già dopo la prima seduta mi sono sentita molto meglio. Da quel momento non ho più smesso di praticarlo.

Perchè ha deciso di insegnarlo?

Mi ero rimessa in piedi e miglioravo di giorno in giorno. I risultati ottenuti andavano oltre ogni aspettativa. Ho deciso di diventare insegnante per aiutare le persone a vivere meglio dal punto di vista psicofisico. All’inizio, la mia formazione è avvenuta seguendo corsi vicini alla disciplina tradizionale, ma in Canada si stava facendo strada il metodo STOTT PILATES®, una modernizzazione della tecnica originale, come logica evoluzione di questa disciplina.

Mi sembrava un approccio molto più contemporaneo. Oggi rappresento questa scuola in Italia, e la porto avanti  secondo la mia personale interpretazione. In pratica, aggiungo alcune modifiche che derivano dallo studio e dalla pratica di questi anni, in modo da facilitare il lavoro e minimizzare i rischi.

Quali sono le origini del pilates?

Alla fine degli anni 20, Joseph Pilates, un atleta tedesco, sviluppò un metodo di allenamento fisico utilizzando le molle. L’idea era ottima perché le molle, rispetto ai pesi, simulano meglio le naturali contrazioni muscolari. La sua tecnica era incentrata sul perfezionamento della forza e del tono muscolare, sul controllo e sulla coordinazione dei movimenti, senza puntare troppo al potenziamento della massa muscolare.

Dopo la prima guerra mondiale, Pilates si trasferì a New York dove aprì uno studio e iniziò a collaborare con il New York City Ballet, insegnando a grandi danzatori e coreografi, fra cui Martha Graham e George Balanchine. Ma il suo approccio aveva come basi le conoscenze dei principi di anatomia, fisica e biomeccanica di quegli anni.

Cosa è cambiato da allora in poi?

Joseph Pilates scrisse numerosi libri ma non stabilì un programma di training ufficiale, né il suo nome è mai stato protetto da brevetto. Molti istruttori e ballerini che hanno contribuito alla diffusione del suo metodo, sono rimasti fedeli al suo approccio; altri invece hanno sviluppato varianti più vicine alle conoscenze attuali del corpo, e della sua anatomia. E ogni rielaborazione è stata un arricchimento.

Che cos’è oggi il pilates?

È un’arte di movimento. Aiuta a correggere errori di postura, deficit, asimmetrie e problemi cronici per ricostituire un buon equilibrio corporeo. È un ottimo metodo per ritrovare la forma fisica ma anche per recuperare armonia e benessere, grazie alla consapevolezza che si acquisisce di sé e del proprio fisico.

A differenza del body building, dell’aerobica e di molte altre discipline del fitness, gli esercizi del pilates infatti richiedono controllo, precisione, concentrazione, in modo da riuscire a percepire il proprio corpo, quando è in movimento ma anche da fermo.

Quali sono i principi fondamentali?

Stabilizzare il bacino, prima di muoversi e di muovere gli arti, è fondamentale per lavorare con efficienza e in sicurezza, senza rischiare effetti collaterali. Ma anche il controllo della postura e dei gesti è essenziale. Gli esercizi devono essere eseguiti con precisione; di conseguenza è necessario che chi li pratica sia completamente concentrato su quello che sta facendo. Inoltre è importante fare attenzione alla fluidità dei movimenti che devono essere lenti, regolari, senza scatti.

Perché il pilates è una ginnastica armonica ed efficace, con cui ottengono ottimi risultati sia le persone che non amano gli sforzi eccessivi, sia quelle che invece preferiscono un allenamento più intenso.

Che cosa caratterizza il suo metodo?

Uno dei miei principali obiettivi è allineare bene il corpo, fortificare il suo “centro”, equilibrare tutti i muscoli, da più profondi ai più superficiali, per poter acquisire una buona postura. In particolare, è essenziale rafforzare tutti i muscoli della zona lombo pelvica, cioè addominali, dorsali, i muscoli della zona lombare, quelli del pavimento pelvico e i glutei. Questo permette di garantire una maggiore stabilità alla schiena e al bacino. Per proteggerli, per consentire di assorbire al meglio gli shock esterni, per diminuire i rischi di dolori e traumi.

Quali sono i benefici del pilates?

Noi siamo un corpo ma non lo conosciamo. Il pilates ci insegna a scoprirlo, a sentirlo. E più si diventa consapevoli, più si recupera armonia. Il vero benessere è mantenere una postura corretta, allineata dalla testa ai piedi, in ogni posizione: da seduti, sdraiati, in ginocchio, in piedi. Il pilates, poi, aumenta la forza e l’elasticità muscolare, migliora l’apparato cardiocircolatorio, potenzia la struttura ossea, migliora la coordinazione.

Controindicazioni?

Nessuna, se viene eseguito in modo corretto. Può essere praticato da adulti, adolescenti, bambini, ma anche da persone molto anziane e in gravidanza, con le giuste precauzioni. Non a caso, può affiancare programmi di riabilitazione fisica in seguito a eventi traumatici che hanno provocato una riduzione delle capacità motorie.

È vero che aiuta anche a ridurre lo stress e accresce l’autostima?

Controllo e consapevolezza nel movimento richiedono concentrazione, coordinamento, quindi equilibrio, riflessione e calma. Per questo il pilates aiuta a distendere i muscoli, allenta ansia e tensioni e permette di guadagnare fiducia in se stessi. Perché è facile raggiungere i propri obiettivi e migliorare la qualità della vita.

È una disciplina molto seguita, da persone famose ma anche da gente comune. Solo una moda oppure un successo meritato?

La mia esperienza e la pratica assidua di questo metodo prova che l’interesse è assolutamente giustificato. Con il pilates c’è davvero la possibilità di portare una nuova mentalità nell’approccio all’attività fisica. È’ un sistema decisamente in antitesi con molte discipline del fitness tradizionali. Un approccio che possiamo calibrare in base alle nostre inclinazioni e necessità. Leggero o potente. Che assicura notevoli risultati estetici perché tonifica e snellisce, ma soprattutto ha un grandissimo valore aggiunto: aiuta a stare bene.

Pilates Italia

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