Dall'equilibrio tra le due nascono le terapie più complete. Perché oltre a risolvere il sintomo si riporta l'equilibrio, l'armonia tra corpo e mente. Un medico che cura secondo il principio della complementarietà spiega qual è la via per prevenire e curare le malattie
Vivere meglio non è facile ma è possibile. E, soprattutto, si può imparare a star bene. Affrontiamo questo “viaggio” tra corpo e mente in compagnia di Antonio Turetta, medico fisiatra, esperto di medicine naturali alternative. Antonio Turetta si occupa di agopuntura e medicina tradizionale cinese, omeopatia, fitoterapia, floriterapia di Bach, psicoterapia e medicina psicosomatica. È autore dei libri Le allergie, Il dolore, Il mal di schiena, Edizioni Riza.
La medicina cinese e in generale le medicine naturali una volta erano considerate alternative. Perché oggi si parla invece di complementarietà?
La medicina cinese ma anche le altre medicine cosiddette alternative, l’ayurvedica o la più occidentale omeopatia, possono andare d’accordo benissimo con la medicina ufficiale. Anche nel nostro corpo abbiamo una destra e una sinistra. E le usiamo alternativamente tutte e due. Oggi si parla di una pluralità di medicine che diventano poi insieme la Medicina.
Quindi è prevalente una visione olistica della medicina, ma anche dell’uomo e della sua salute?
Sicuramente sì. Ciò che caratterizza la medicina cinese è una concezione, una filosofia che mette al centro non l’essere sano o l’essere malato, ma l’uomo nella sua interezza emotiva, istintiva, affettiva e corporea. E che considera l’unicità della persona. Le medicine complementari recuperano questo aspetto di completezza. Curando una spalla malata per esempio si può entrare nell’aspetto esistenziale e correggerò tutto ciò che è in disequilibrio nella persona, l”uomo nella sua interezza. L’essere umano secondo la medicina cinese racchiude due grandi energie, lo yin e lo yang, un dualismo che ritroviamo anche in natura.
La medicina cinese cura le cause o i sintomi?
Su una tesi concordano occidentali e orientali: gran parte delle nostre disfunzioni o malattie interessa un corpo che è già indebolito e che quindi si ammala. Prendiamo l’esempio di un banale raffreddore: se ho un sistema immunitario efficiente non mi ammalo. Se le mie difese invece non funzionano mi metto a letto. La causa del malfunzionamento del sistema immunitario secondo la medicina cinese dipende da un disequilibrio. Allora è importante sapere come mangia una persona, come si muove, come respira, come dialoga con le proprie emozioni, come vive lo stress quotidiano. Per riequilibrare corpo e mente.
C’è un gesto che le ha cambiato la vita?
In un momento molto drammatico della mia vita, era mancato mio fratello, mi sono accorto che non riuscivo a piangere. Ma dovevo essere forte, dovevo essere il sostegno della mia famiglia. Dopo un paio di mesi mi sono reso conto che avevo pianto dentro. Non avevo pianto fuori. E finalmente acquistandone consapevolezza mi sono scese le prime lacrime. È stato un pianto liberatorio, un recupero di energie e anche della memoria positiva di mio fratello.
Cosa non deve mancare nell’armadietto-farmacia di casa?
Qualcosa che possa aiutare nei piccoli, grandi traumi anche emotivi. Il Rescue Remedy, che fa parte dei fiori di Bach. O una pomata all’Arnica per i traumi fisici, un po’ di malva, per contrastare le infiammazioni. E una confezione di Nux Vomica, che aiuta a digerire.
E la risata è importante?
Oggi è dimostrato che ridere potenzia il sistema immunitario. La terapia del ridere, negli adulti come nei bambini, porta a un scarico emotivo importante. Meglio di una pillola.
Cosa fare per prevenire le malattie?
La medicina cinese ha anche un approccio psicosomatico. Esiste la possibilità di intraprendere un cammino di conoscenza di sé, legata anche a una curiosità di sé, che aiuta a raggiungere un equilibrio interiore, fondamentale per tenere lontane le malattie. Quando si manifesta un sintomo, ci sono situazioni in cui c’è bisogno di una risoluzione veloce, ma per capire quali siano le cause profonde delle malattie occorre qualcuno che sappia indirizzare in questa ricerca.
Standard di cura e soggettività: lo stesso rimedio vale per tutti?
Non tutti reagiscono nello stesso modo. Alcuni hanno bisogno di più sedute. E sta all’onestà del medico consigliare e valutare anche altre strade.