As of June 2011 Afghanistan is one of the last places on earth where photographers continue to use a simple type of instant camera called the kamra-e-faoree for means of making a living. The hand-made wooden camera is both camera and darkroom in one and generations of Afghans have had their portraits taken with it, usually for identity photographs. At one stage it was even outlawed when former rulers of Afghanistan, the Taliban, banned photography, forcing photographers to hide or destroy their tools. The aim of the Afghan Box Camera Project is to provide a record of the kamra-e-faoree which as a living form of photography is on the brink of disappearing in Afghanistan. The information we provide is based on a visit made to Afghanistan between April and June 2011 which focused on the capital Kabul and the northern city of Mazar-e-Sharif. The project is the work of Lukas Birk and Sean Foley, and we happily invite others to join with us to help document this vanishing livelihood and art form.
L’Afghanistan è uno degli ultimi posti della terra dove i fotografi continuano ad usare un modello molto essenziale di fotocamera chiamata kamra-e-faoree per le principali necessità di vita. Realizzata in legno a mano, questo tipo di fotocamera racchiude in sè entrambe le funzioni sia di fotocamera che di camera oscura. Per generazioni di Afghani questo è stato l’unico modo per avere i loro ritratti fotografici, generalmente utilizzati per l’identificazione. Ad un certo punto questa usanza fu messo al bando quando il precedente governo dell’Afgahanistan, i Talebani, avevano proibito la fotografia, imponendo ai fotografi di nascondere o distruggere i loro strumenti. Lo scopo del Progetto Afghan Box Camera è quello di fornire una documentazione delle kamra-e-faoree che, come alcune forme vitali della fotografia, sono sul punto di scomparire dall’Afghanistan. La documentazione è stata raccolta durante un viaggio fatto in Afghanistan tra Aprile e Giugno 2011, concentrate nella zona della capitale Kabul e nella città di Mazar-e-Sharif. Il Progetto è un lavoro di Lukas Birk e Sean Foley, ma sono coadiuvati da altri fotografi locali per aiutare a salvare documenti che altrimenti andrebbero perduti, contribuendo così a risollevare una forma d’arte che va scomparendo dal paese.