XVI Convegno Internazionale di Mani Tese per parlare di cibo, agricoltura sostenibile e precarietà delle risorse naturali. Le scelte alimentari che decidono il futuro del pianeta
Si tiene il 21 e 22 maggio al Palazzo dei Congressi di Firenze il XVI Convegno Internazionale di Mani Tese dal titolo “Siamo quel che mangiamo. Il diritto al cibo, la democrazia, il mercato”. L’obiettivo è promuovere un dibattito trasparente e onesto sull’attuale modello agroalimentare per scoprire come muoversi verso stili di vita più sobri, verso un’agricoltura che rispetti diritti umani ed ambiente e verso una finanza cui sia impedita la speculazione sui beni comuni come cibo.
Quando si parla di cibo, ognuno pensa di essere sufficientemente informato sui pregi e sui difetti del sistema agroalimentare che regola il nostro modo di nutrirci, di sfruttare la natura, di relazionarci con gli altri popoli. Ma è veramente così? È sorprendente come un’informazione sempre più incalzante sulle caratteristiche degli alimenti che consumiamo, sia sempre più esaustiva dal punto di vista legislativo e non ci dica nulla su cosa in realtà stiamo mangiando o su cosa ha comportato in termini di diritti umani e ambientali la produzione e la distribuzione di un determinato piatto. Applicando oggi la massima di Ludwig Feuerbach, insigne filosofo tedesco dell’800, e guardando le nostre tavole e lo stato di salute del pianeta, sembra che il mondo stia affrontando una vera e propria crisi di identità alimentare. Soprattutto in occidente, Stati Uniti in testa. Si mangia male e di conseguenza, considerando l’unità inscindibile tra corpo e psiche, si pensa male.
Il Convegno si articola in tre sessioni:
Culture alimentari e stili di vita: squilibri tra Nord e Sud del mondo, obesità e fame, ipermercati e pubblicità, imprese agroalimentari transnazionali. Biodiversità e sostenibilità delle produzioni agricole: agricoltura e allevamento intensivi, consumo di acqua e petrolio, estinzione di razze animali e varietà vegetali, agro-ecologia e sostenibilità economica, sociale e culturale. Finitezza e accaparramento delle risorse: desertificazione dei suoli, esaurimento delle falde acquifere e in generale delle risorse non rinnovabili, speculazione finanziaria su materie prime agricole e compravendita di terreni fertili nel Sud del mondo.
Intervengono, tra gli altri: Andrea Segrè, Facoltà di Agraria all’Università di Bologna, presidente di Last Minute Market (Italia); Maryam Rahmanian, “High Level Panel of Experts”, Commissione per la sicurezza alimentare FAO (Iran); Andoni Garcìa Arriola, Coordinamento europeo de La Via Campesina (Spagna) e Amita Baviskar, Institute of Economic Growth di Delhi (India).
Il Convegno è realizzato con il contributo dell’Unione Europea e in collaborazione con Terra Futura ed è patrocinato da Comune di Firenze, Provincia di Firenze e Regione Toscana.