Fino al 18 ottobre la mostra “Nudi o vestiti?”, a cura di Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design e Club della Comunicazione d'Impresa, intende indagare e far dialogare sul ruolo del packaging quale strumento di comunicazione
Il packaging, spesso accusato di essere responsabile di inquinamento e di impatto ambientale negativo, è invece un prodotto di design carico di valori e funzioni, oggi molto attento anche alle questioni di sostenibilità.
E’ questo il tema della mostra “Nudi o vestiti?” in programma a Torino dal 10 al 18 ottobre presso il Castello del Valentino, che racconterà i molteplici aspetti del progetto del “pack” di un prodotto, dalle emozioni alle tecnologie, passando per la funzionalità e l’utilizzo di materiali di ultima generazione.
Il Progetto a cura di Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design e Club della Comunicazione d’Impresa, è caratterizzato, nella giornata inaugurale di giovedì 10 ottobre, da un seminario durante il quale il pubblico potrà assistere agli interventi di figure professionali d’impresa, progettisti e studiosi dei comportamenti che racconteranno quali sono le strade possibili per progettare un imballaggio contemporaneo, funzionale, accattivante ma anche onesto nei confronti del consumatore.
La mostra, curata da Silvia Barbero e Paolo Tamborrini del Politecnico di Torino, che vedrà esposti alcuni tra i migliori e più esemplificativi pack di aziende come Ferrero, Costadoro, Lavazza, L’Oreal, Fedrigoni, ecc., suddivisi in differenti sezioni: Forma, Colore, Sostenibilità, Funzionalità, Immagine, Materiali e Tecnologia. Queste 7 specificità non sono solo le categorie in cui verranno raggruppati pack provenienti da tutto il mondo, ma anche le testimonianze concrete delle molteplici possibilità con cui il packaging può comunicare.