Sarà Bologna a ospitare la prima tappa di IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori: il festival italiano del turismo responsabile.
Sarà Bologna a ospitare la prima tappa di IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori: il festival italiano del turismo responsabile. La città che ha dato i natali al festival si trasforma in polo di scambio e riflessione sulla filosofia che il festival persegue con tenacia da anni, a partire dal tema del viaggio, come opportunità di conoscenza e scoperta che parte da casa e arriva a casa (it a cà in dialetto bolognese significa sei a casa?): un viaggio responsabile, dove non importa la meta, ma ciò che accade durante il percorso.
Sono sempre di più i territori coinvolti che, dopo la tappa felsinea, seguiranno il festival a ruota: dai Monti Dauni al Parco Nazionale di quelli Sibillini, dal Gran Sasso al Salento, dalle città di Rimini, Reggio Emilia, Parma, Napoli, Ferrara, Pavia e Ravenna, alle terre del Trentino e del Monferrato. 14 tappe e un unico principio nazionale di promozione turistica, secondo valori di equità e giustizia sociale: mostre, progetti innovativi, appuntamenti inclusivi, incontri, convegni, eventi in piazza, concorsi, camminate fluviali, itinerari a piedi e a pedali, trekking in zone poco conosciute, laboratori, geo esplorazioni, degustazioni di prodotti tipici, presentazioni di libri e proiezioni di film, per lanciare un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive.
Moltissime, inoltre, le novità di quest’anno, con l’obiettivo di valorizzare i luoghi e risvegliare una maggiore consapevolezza sociale, ambientale ed economica, attraverso progetti inclusivi e sostenibili di tutela e sviluppo del nostro Paese. Accessibilità universale, mobilità eco, rigenerazione urbana, promozione culturale e paesaggistica, innovazione e turismo slow, sono soltanto alcuni dei focus che il festival intende approfondire nel suo decimo anno di attività.
“Il regalo più emozionante di questo decimo compleanno di IT.A.CÀ è stato il premio per l’eccellenza e l’innovazione nel turismo (UNWTO AWARDS), ricevuto dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite. Un riconoscimento e una responsabilità per riflettere su cosa siamo e per migliorare la pratica di quel che possiamo diventare. Partiti dal basso dieci anni fa, ci prepariamo a festeggiare un traguardo importante con la convinzione di poter trasformare l’incoming in becoming, di coniugare la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini, attraverso un ricco programma di eventi che dal centro urbano, invita a scoprire l’Appennino, immaginando una nuova geografia di Bologna”. Commenta così Pierluigi Musarò, direttore di IT.A.CÀ e professore all’Università di Bologna, che da anni si batte su temi legati al turismo responsabile.
Fra questi, la delocalizzazione strategica dei flussi turistici, focus principale di questa edizione, al quale sarà dedicato tutto il secondo weekend del Festival (1-3 giugno).