Wise Society : Fridays for future: sciopero globale per il clima
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Fridays for future: sciopero globale per il clima

di Redazione Wise Society
14 Marzo 2019

Il 15 marzo studenti e cittadini sfileranno per lo sciopero globale per il clima, il Global Strike For Future, contro le mancate politiche per fermare la febbre del Pianeta

Venerdì 15 marzo scienziati, studenti e cittadini sfileranno per le strade per lo sciopero globale per il clima, il Global Strike For Future, contro le mancate politiche per fermare la febbre del Pianeta. Una grande mobilitazione mondiale che si inserisce nell’ambito dei #fridaysforfuture, l’iniziativa nata dalla protesta di Greta Thunberg a Stoccolma in occasione della scorsa COP24.

Global Strike For Future, clima, fridays for future

Venerdì 15 marzo studenti e cittadini sfileranno per lo sciopero globale per il clima, il Global Strike For Future

L’adesione in Italia è stata straordinariamente ampia: da nord a sud sono infatti ben 140 gli appuntamenti in programma nella sola giornata di venerdì. Nel mondo, invece, si contano al momento 1325 eventi per il 15 marzo in 98 paesi: l’Italia è la seconda nazione per numero di adesioni, dopo la Germania (190), mentre a seguire ci sono gli Stati Uniti (136).

Tra gli appuntamenti principali ricordiamo quelli nelle maggiori città Italiane: Roma (Piazza madonna di Loreto); Milano (Piazza della Scala); Torino (Piazza Arbarello); Firenze (Piazza Santa Croce); Napoli (Piazza Garibaldi); Palermo (Teatro Massimo); Bologna (centro storico); L’Aquila (San Bernardino); Cosenza (Plesso Vittorio Emanuele Cariati); Pordenone (Piazza XX Settembre); Ancona (Monumento ai Caduti del Passetto); Perugia (Giardini di Santa Giuliana); Padova (stazione Fs).

«La mobilitazione per lo sciopero mondiale di venerdì prossimo rappresenta una grande occasione per contribuire alla nascita di un movimento ampio e trasversale per il clima in Italia – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – Il nostro paese su questo fronte ha accumulato gravissimi ritardi a causa di politiche governative, passate e attuali, ancora centrate sulle fonti fossili, come dimostrano i 16 miliardi di euro all’anno di sussidi diretti e indiretti garantiti ancora oggi alle società petrolifere. Aspettiamo dal Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio un segnale concreto per fermare questo incomprensibile regalo alla filiera del petrolio a danno delle tecnologie pulite e delle fonti rinnovabili che ridurrebbero le emissioni di gas serra, lo smog e le importazioni del nostro Paese». Anche Legambiente infatti, da sempre in prima linea per combattere i cambiamenti climatici, sarà in tantissime piazze al fianco del movimento giovanile che ha risposto all’appello di Greta.

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