Torna a Genova la più importante manifestazione dedicata alla scienza e alla tecnologia che quest'anno celebra i 150 anni dell'Unità di Italia. 13 giorni attraverso una ricerca delle nostre radici scientifiche. Conferenze, mostre, laboratori, eventi speciali e spettacoli nei luoghi più belli della città. Ospite di questa edizione, gli Stati Uniti
Guarda alle eccellenze che hanno fatto la storia del Paese e al futuro, ai giovani che ci condurranno verso i prossimi 150 anni di ricerca, la nona edizione del Festival della Scienza di Genova che si svolge dal 21 ottobre al 2 novembre 2011. Con il tema 150 e OLTRE si inserisce nel quadro delle principali iniziative per le Celebrazioni per l’Unità d’Italia promosse dal Comitato dei Garanti presieduto dal Professor Giuliano Amato, come la più importante manifestazione ufficiale sul fronte della scienza e della tecnologia in Italia.
A Genova il Festival della Scienza ospita la seconda sessione del convegno MIT150 Symposia: Brains, Minds and Machines (la prima sessione si è tenuta a Boston nel mese di maggio), con due incontri in collaborazione con IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), organizzati e presieduti dal neuroscienziato Tomaso Poggio. Protagonisti del convegno il provost del MIT Rafael Reif; Susan Whitehead del Whitehead Institute for Biomedical Research; la neuroscienziata Anya Hurlbert; l’ingegnere Amnon Shashua; il giornalista e scrittore Matt Ridley; Roberto Cingolani dell’ITT (Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia); Emilio Bizzi del Department of Brain and Cognitive Sciences del MIT; il docente di Computer Science Alessandro Verri; Nikos Logothetis, Direttore del Dipartimento di Fisiologia dei processi cognitivi del Max Planck Institute for Biological Cybernetics; Kobi Richter, Presidente e Chief Technical Officer di Medinol e Mario Rasetti, Presidente della Fondazione ISI (Institute for Scientific Interchange).
Ai giovani talenti italiani che fanno da motore al progresso tecnologico è dedicato L’Italia dov’è, il progetto multidisciplinare e multimediale a cura del SENSeable City Lab del MiT e carlorattiassociati, Codice. Un progresso che, c’è da chiedersi, porta sempre felicità? Al Festival prova a rispondere il presidente dell’ISTAT Enrico Giovannini, che spiega quali sono, dopo la Grande Crisi, i nuovi indicatori per calcolare la ricchezza sociale e individuale.
Centocinquant’anni, tra estro italico, storiche invenzioni e smania di conoscenza: sono tante le mostre, i laboratori e le conferenze che si muovono tra rievocazione delle scoperte del passato e nuovi traguardi tecnologici da raggiungere. Come l’evento 150 anni di Scienza a cura di CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche e Associazione Festival della Scienza, da andare a scoprire in cinque diversi luoghi della città: il punto di arrivo ideale di un viaggio attraverso l’eccellenza della ricerca italiana, percorso a tappe nell’arco di tutto il 2011 nell’ambito di una importante iniziativa che ha visto la partecipazione, in ogni città coinvolta, di numerose istituzioni e soggetti territoriali e che ha registrato un grande successo di pubblico. Cinque grandi mostre interattive in altrettanti luoghi di prestigio della città. Arriva da Bari Made in Italy Agroalimentare, per incontrare la scienza che rispetta e valorizza le tradizioni agroalimentari del nostro Paese. Napoli si presenta con Il filo della vita, dall’RNA alle biotecnologie, per indagare l’estremamente piccolo, i segreti racchiusi nei geni, nel DNA e nella nostra mente. Spetta a Bologna il compito di arricchire Spazio alla Chimica, con la mostra Questione di… Chimica! a tu per tu con le meraviglie della chimica quotidiana. Firenze fa luce sui progressi nel campo dell’ottica e della visione con la mostra Sotto una nuova… Ottica, uno sguardo sulle leggi dell’ottica, della percezione e dell’Universo. A completare il viaggio arriva da Pisa Internet Festival, la mostra, che ci conduce alle frontiere di internet, all’insegna della comunicazione 2.0, della multimedialità e dei nuovi modi di comunicare e condividere il sapere.
Alla spinta verso l’oltre, a una storia fatta di personaggi affascinanti e di sviste clamorose come la gara alla conquista del punto più estremo dell’Antartide è dedicata la mostra Race. Alla conquista del Polo Sud, in occasione del centenario della simbolica scoperta di questa terra incontaminata. L’esibizione interattiva dell’ American Museum of Natural History di New York, realizzata da Codice. Idee per la Cultura, Costa Edutainment, Fondazione Cultura, Associazione Festival della Scienza, in collaborazione con l’Università di Genova, Museo dell’Antartide, CNR e National Geographic Italia, a Palazzo Ducale ricostruisce la gara alla scoperta del Polo Sud, con i suoi protagonisti: Roald Amundsen, esploratore e leader della spedizione norvegese, e Robert Falcon Scott, ufficiale della Royal Navy, a capo della “National Antarctic Expedition” britannica.
Sulla scia della mostra Race, è in programma una serie di conferenze che esaminano le più recenti crisi climatiche e ambientali, con il meteorologo Luca Mercalli, il biologo marino George Somero e l’esploratrice norvegese Liv Arnesen. Anil Ananthaswamy, consulente scientifico di New Scientist, ci porta alla scoperta della fisica ai quattro angoli del globo. Maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente è invece posta da parte del chimico Jean Marie Tarascon, con le sue batterie a ioni di litio. Spingendo lo sguardo oltre le nuvole, il nostro universo è raccontato dall’astronoma Margherita Hack, dall’astrofisico Gordon Hurford, esperto di satelliti artificiali,dal fisico matematico e grande divulgatore Roger Penrose e dal presidente dell’INAF Giovanni Bignami che ci accompagnano in un viaggio alla scoperta dei segreti dello spazio.
National Geographic Channel torna a Genova offrendo al pubblico del Festival due anteprime d’eccezione, I segreti dello spazio e Cosa ti dice il cervello? Nel suo spazio lounge propone un’esperienza interattiva molto particolare sulla percezione sensoriale: un’installazione apparentemente scomposta prende forma, i partecipanti vengono fotografati e le immagini caricate in tempo reale sul web, pronte per essere condivise.
Uno dei progetti più innovativi in campo energetico presentato da Enel al Festival è Smart Grids, Smart City: si tratta della rappresentazione della rete elettrica del futuro fatta di elettronica, informatica e comunicazione, raccontata attraverso un’opera d’arte contemporanea ideata in occasione del Fuorisalone 2010 nell’ambito dell’evento Think Thank di Interni. L’artista e designer spagnolo Jaime Hayon interpreta la tecnologia complessa che si nasconde dietro le Smart Grids, le reti intelligenti che in un futuro non troppo remoto, come internet per le informazioni, permetteranno a tutti di interagire e di scambiarsi l’energia, aumentando l’efficienza e favorendo la diffusione di fonti rinnovabili. Un primo importante tassello per trasformare le nostre città in smart city, promotrici dello sviluppo sostenibile.
Anche le nuove tecnologie nascondono contenuti quasi magici, e quale mistero è più affascinante se non quello dell’intelligenza artificiale? Senza scomodare Asimov, i robot catturano il nostro immaginario da sempre. Ebbene, è proprio a loro che sono dedicate le conferenze sui progressi della tecnologia, affrontati da vari punti di vista: quello di Maurizio Porfiri con il suo prototipo di pesce robot. Di Marco Dorigo, con le sue ricerche sugli sciami robotici intelligenti. L’esperienza di un innesto artificiale auricolare impiantato su Michael Chorost, l’ambizioso progetto Arduino, primo grande esempio di successo nel campo dell’hardware open source, illustrato da uno dei suoi ideatori, Massimo Banzi. Fino al saggista e blogger Evgeny Morozv con le sue idee del tutto controcorrente nei confronti del web.
Il 2011 è l’Anno Internazionale per la Chimica proclamato dall’Onu: una disciplina che in passato aveva un’aura quasi magica, e che oggi è proiettata nel futuro industriale ed economico. Anche perché tutto è chimica: dai farmaci ai fertilizzanti, fino al nostro corpo e alle opere d’arte. E allora, il Festival la celebra con incontri, laboratori come Il libro delle trasformazioni, dove la scienza diventa gioco, racconto e divertimento per i più piccoli e una ricca varietà di eventi tra fascino misterioso del passato e fiducia razionale nel futuro, quindi Spazio alla Chimica!
L’Onu ha proclamato il 2011 anche l’Anno Internazionale delle Foreste. Che vanno protette, se vogliamo continuare a… sentire la musica. Sì, è anche questo un regalo degli alberi. Sul rapporto tra uno Stradivari e le piante è dedicato il laboratorio Le foreste della musica. Ovvero, un “giro musicale” delle foreste del mondo alla scoperta degli alberi che forniscono il legno utilizzato nella costruzione di molti strumenti. Come la foresta di Paneveggio, dove Stradivari in persona sceglieva gli abeti rossi plurisecolari più adatti ai suoi celebri violini. Alle piante secolari è dedicato anche il laboratorio FoRestiAmo, per imparare cosa significhino parole come dendrologia e dendrocronologia, e come siano fondamentali per prevenire frane o alluvioni.
Ma il Festival della Scienza è anche tango, circo, musica e cosmo. Anche quest’anno la scienza genera suggestioni teatrali. Tira in ballo la Storia, quella con la “s” maiuscola”, lo spettacolo Sulle spalle dei giganti di e con Flavio Oreglio, che racconta, attraverso i suoi ricordi di ragazzo, i dubbi di un uomo sulle contraddizioni della nostra società. È così che, in un percorso curioso, divertente, poetico, che legge la Storia al di là delle guerre, eventi distanti nel tempo diventano un j’accuse nei confronti della scuola, del suo (disatteso) ruolo formativo, e di ogni forma di potere.
La scienza come magia, le invenzioni come scoperta fatta per caso sono al centro del sognante Luna Park della scienza di Amedeo Romeo, una produzione Teatro della Tosse e Festival della Scienza. Equilibrismi e giocolerie animano anche Circoscienza, a cura dell’Associazione Sarabanda, che coinvolge bambini e adulti in laboratori di Circo e giochi con corde, filo, clave, monocicli e trapezi. Raccontando, in La Trilogia del Nulla, il viaggio di un clown tra le pieghe del tempo.
Come si fa a misurare un’emozione? È questo, in fondo, l’obiettivo di TanGo Touching Music. Che presenta, attraverso una performance artistica, risultati e sfide della ricerca scientifica e tecnologica sui sistemi per l’analisi in tempo reale di espressività, empatia, affrontate dal progetto europeo SIEMPRE (7FP ICT FET 2010-2013) coordinato da Casa Paganini – InfoMus. Per rispondere alla domanda: e se fossero proprio i corpi dei danzatori a comporre il suono del tango? Solo con la forza del loro cercarsi, volersi, la disperazione del perdersi e l’ebbrezza del ritrovarsi?
Per celebrare in musica il rapporto tra l’Italia e gli Stati Uniti, il concerto-spettacolo Traversata Atlantica, con Mike Marshall, tra i più affermati mandolinisti al mondo e maggior esponente della corrente americana della New Acoustic Music, e il chitarrista Beppe Gambetta.
Mostre, laboratori, spettacoli, conferenze ed eventi speciali tornano a coinvolgere la città in modo capillare: oltre 500 ragazzi e ragazze, selezionati tra più di 1000 candidati, arrivano al Festival come animatori dopo aver affrontato un corso di formazione teorico e pratico e sono insieme al pubblico i veri protagonisti dell’evento, capaci di renderlo un’esperienza straordinaria. Così come la passione e la curiosità che anima coloro che fanno parte dell’Associazione Amici del Festival della Scienza.
Il programma del Festival della Scienza 2011 è diviso in cinque sezioni principali. Le serie del Festival propongono percorsi ragionati, che si sviluppano attorno a un grande tema di interesse, con eventi che sono poi descritti in dettaglio nelle altre sezioni; Laboratori, mostre, eventi ospita le iniziative a cui il pubblico può partecipare con orario esteso nella giornata; Spettacoli fornisce una vista d’insieme degli spettacoli che fanno parte del programma del Festival; Conferenze, e appuntamenti scandisce le giornate del Festival della Scienza, con gli eventi previsti giorno per giorno e ora per ora e un richiamo alla programmazione giornaliera degli spettacoli in apertura di ogni data. Infine nella pagina Eventi ospite, troverete una sintesi degli eventi collaterali che con piacereaccogliamo ad arricchire il nostro palinsesto.