Wise Society : Due passi tra Salone del Gusto e Terra Madre: la migliore Italia del cibo di qualità
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Due passi tra Salone del Gusto e Terra Madre: la migliore Italia del cibo di qualità

di Redazione Wise Society
20 Settembre 2012

Quest’anno, per la prima volta un unico grande evento organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Cibi che cambiano il mondo è il tema che sintetizza il Salone: le storie di chef, artigiani e comunità del cibo di 150 Paesi testimoniano come si possa rivoluzionare il paradigma che regola questo mondo in crisi a partire dal cibo.
Una passeggiata virtuale al Salone del Gusto e Terra Madre potrebbe partire dal Mercato italiano, che per la prima volta accoglie le comunità del cibo, riconoscibili grazie alle bancarelle verdi: non solo prodotti unici, ma anche i racconti di chi li coltiva, alleva o trasforma, promuovendo metodi di produzione attenti all’ambiente e alla giustizia sociale.  Tre padiglioni (1, 2 e 3) sono dedicati alla straordinaria diversità gastronomica delle regioni italiane, tutte rappresentate, con circa 200 prodotti dei Presìdi Slow Food, le comunità di Terra Madre, i migliori micro birrifici e centinaia di espositori storici e novità interessanti che fanno del Salone un grande appuntamento. Bancarelle e stand sono organizzati per regioni: ogni territorio racconta un tema, scelto e sviluppato dalla rete regionale di Slow Food, dando la possibilità ai visitatori di conoscere la biodiversità e l’enogastronomia locali, incontrare produttori e artigiani, approfondire le filiere più interessanti. In molte aree giocano un ruolo importante anche le istituzioni. Ad esempio, l’Emilia Romagna ripercorre la storia della cooperazione e dell’economia sociale; la Puglia diventa il luogo d’incontro tra i produttori di grano e olio, con i contributi delle comunità del cibo di tutto il mondo; il Lazio si concentra sulla sensibilizzazione al riuso e alla cucina senza sprechi; nello spazio della Lombardia il focus è sull’educazione al gusto per i più piccoli e sull’ambiziosa sfida di creare modelli rurali virtuosi per approvvigionare grandi città.Il padiglione 2 accoglie anche gli sponsor della manifestazione, il Caffè letterario e musicale, spazio conviviale in cui incontrare gli autori e partecipare a performance di artisti, e lo stand di Slow Food, dove assistere a presentazioni e conferenze nell’Agorà e trovare le ultime novità di Slow Food Editore. Per grandi e piccini Slow Food organizza attività didattiche, giochi e veri e propri corsi sul cibo, per imparare a scegliere con consapevolezza, stimolare la curiosità e riscoprire il valore culturale di ciò che mangiamo. L’appuntamento è nell’Agorà e all’Oval, con la Ludoteca e la Cucina didattica, dove si svolgono gli originali Master of Food, dedicati alla Cucina senza sprechi e all’Orticultura. Per farsi guidare tra i cibi e le bevande che hanno fatto la storia della gastronomia e le nuove tendenze, il Salone offre oltre 170 occasioni di approfondimento con produttori, chef ed esperti provenienti da tutto il mondo. Prenotando su www.slowfood.it ci si può assicurare un posto in prima fila agli eventi organizzati nel padiglione 5 di Lingotto Fiere: Laboratori e Teatri del Gusto, che quest’anno danno più spazio alla riscoperta della biodiversità e ai cuochi della rete di Terra Madre; gli Incontri con l’Autore, il salotto in cui ascoltare storie e curiosità di grandi personaggi dell’enologia e della gastronomia. Fuori della venue fieristica ci sono invece gli imperdibili Appuntamenti a Tavola, in prestigiosi locali di Torino e dintorni e famose cantine di Langa che accolgono chef di ristoranti rinomati a livello internazionale. Nella tradizionale Osteria dell’Alleanza, al primo piano della Galleria visitatori, si alternano alcuni chef dei 300 ristoranti e osterie che sostengono il progetto impegnandosi a inserire nel loro menù almeno tre prodotti dei Presìdi della propria regione. Al Salone i cuochi presentano le loro specialità preparate con i prodotti tutelati da Slow Food, scegliendo nel grande Mercato italiano e internazionale. Esordisce quest’anno nel collegamento tra il padiglione 3 e l’Oval, un nuovo progetto legato all’Alleanza: la Piazza della pizza, in cui venti pizzaioli da tutt’Italia si cimentano sul tema tradizione vs innovazione, sfornando la migliore pizza napoletana preparata con prodotti dei Presìdi e ingredienti di primissima qualità. Un doppio spazio, quindi, da un lato destinato al consumo e dall’altro a degustazioni guidate dagli stessi pizzaioli, in cui ogni pizza è abbinata a un bicchiere di birra o a un calice di vino. Immancabili, come sempre, le Cucine di strada, veloci spuntini per gustare originali specialità continuando a passeggiare tra le bancarelle, dal cacciucco livornese alle bombette pugliesi, passando per il ristorante curdo e l’immancabile piadina romagnola. La passeggiata approda così all’Enoteca, anch’essa collocata tra Lingotto e Oval. Con oltre 1200 etichette delle cantine italiane che aderiscono al Progetto Vino di Slow Food, garantisce un giro d’Italia bicchiere alla mano. I vini sono suddivisi per macroaree regionali con le vecchie annate della Banca del Vino di Pollenzo a far da protagoniste, perché degustare un vino vuole dire conoscere un territorio, chi lo vive e lo rispetta e le caratteristiche che lo rendono unico. Infine, un’area particolare allestita per la prima volta al Salone è il Circo dei Sapori del Monferrato, organizzato dai consorzi di produttori del Monferrato in collaborazione con il festival Mirabilia: un vero e proprio tendone da circo posizionato tra Lingotto e Oval e animato da mattina a sera con un mix di spettacoli, cultura, momenti di riflessione e un prestigioso parterre di maestri di cucina che si misurano con i prodotti di pregio delle province di Alessandria e Asti vini, Da non dimenticare però i cibi da tutto il mondo: dall’Honey Bar alla Via della Seta, dalla cucina africana agli aromi dell’America Latina con profumi sconosciuti, sapori unici, prodotti che approdano a Torino per la prima volta, dando vita ad abbinamenti che stupiscono ed emozionano. I cinque continenti si riuniscono nell’Oval, il padiglione in cui incontrare i produttori delle comunità del cibo e dei Presìdi Slow Food, i cuochi della rete di Terra Madre, le comunità indigene; fianco a fianco all’insegna della solidarietà tra Nord e Sud del mondo.  L’area espositiva internazionale si conclude con la visita a cinque Mercati della Terra, che testimoniano come sia possibile accorciare le distanze tra produttore e co-produttore rifornendo piccoli centri e metropoli di prodotti sani e di prossimità. Divisa in quattro sezioni, fa la sua prima apparizione l’Expo Móvil, che permette di scoprire il patrimonio locale attraverso saperi e sapori, immagini, musica, canti e opere teatrali, attività di educazione al gusto e momenti di riflessione per approfondire il rapporto tra i produttori e il mercato. La Casa della Biodiversità dedica un appuntamento specifico a questa esposizione domenica 28 ottobre alle 11,30.

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