Wise Society : Un premio per le imprese socialmente responsabili

Un premio per le imprese socialmente responsabili

di Mariella Caruso
21 Luglio 2015

Fino al 7 agosto è possibile candidarsi al Premio Impresa Responsabile istituito da Unioncamere. In palio un video promozionale di 6 minuti

Ci sono aziende che fanno della responsabilità sociale un motore di sviluppo in sintonia con il loro core business. Sono quelle per cui lo sviluppo sostenibile non è un plus “imposto” dal trend, e quindi necessario per potersi appuntare sul petto una medaglia da esibire all’occorrenza, ma quelle aziende che credono davvero che il conciliare impegno sociale e ambientale con l’attività principale sia l’unica strada percorribile.

Per queste aziende Unioncamere, il Sistema della Camere di commercio italiane, ha lanciato in collaborazione con Terzocanale, il Salone della CSR e dell’Innovazione sociale e con il contributo delle Camere di Commercio, il Premio impresa responsabile. Le candidature, che possono essere presentate fino al 7 agosto 2015 sul sito www.csr.unioncamere.it, sono riservate a quelle aziende che fanno andare di pari passo gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali, sanno creare modelli di sviluppo sostenibile e facilitano il dialogo tra gli attori della filiera nel rispetto della trasparenza e legalità.

Sono tre le categorie per le quali le aziende, che ritengono di condurre la propria attività nel rispetto dei valori essenziali dello sviluppo sostenibile, possono proporsi: Grande impresa responsabile, Pmi responsabile, Start-up innovativa responsabile. In palio per ognuna delle categorie un video promozionale di sei minuti realizzato da Reteconomy, canale tematico che trasmette al 512 di Sky.

Per l’assegnazione del premio, in programma il 7 ottobre in occasione del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, a essere tenuti in considerazione dalla giuria saranno i principi di responsabilità sociale della strategia aziendale, l’impegno per la trasparenza e la legalità, il rispetto dell’ambiente, la qualità delle condizioni di lavoro e la centralità delle risorse umane, la trasparenza nei rapporti con il mercato (clienti/consumatori e fornitori), la valorizzazione del territorio e il coinvolgimento della comunità.

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