Wise Society : Quel filo sottile tra sostenibilità aziendale e green washing

Quel filo sottile tra sostenibilità aziendale e green washing

di Mariella Caruso
11 Novembre 2013

Il 1° Forum della Sostenibilità è servito ad approfondire il tema delicato della comunicazione ambientale perché «il mercato non perdona messaggi incoerenti»

Quali sono le prossime frontiere e le sfide della sostenibilità aziendale e della responsabilità d’impresa? Un’azienda può esimersi dalle politiche di Csr in un panorama economico-sociale che ne fa sempre più richiesta? Quanta della sostenibilità aziendale è riclassificabile come attività di green washing? Sono soltanto alcune delle domande alle quali il 1° Forum della Sostenibilità ha tentato di dare una risposta riunendo, lo scorso 31 ottobre a Milano, aziende, top manager, professionisti della comunicazione, imprenditori, responsabili della Csr aziendale.

Quel che è apparso chiaramente, al termine di una giornata d’incontri nella quali si sono alternati nella discussione 41 relatori e sono stati illustrati 19 tra best practice e case history, è che agire secondo un codice etico e morale è ormai una necessità inderogabile. Ma, è stato lapalissiano, anche che i consumatori o fruitori di servizi sono ormai in grado di discernere tra la reale sostenibilità d’impresa e il green washing. Quest’ultimo messaggio è stato lanciato forte e chiaro lanciato dal talk show condotto da Renato Geremicca del laboratorio creativo Gerebros al quale hanno partecipato, tra gli altri, la Csr manager di Guccio GucciRossella Ravagli, il responsabile della comunicazione di Federutility, Gian Luca Spitella e il professor Mario Molteni dell’Università Sacro Cuore di Milano. A essere “premiate”, infatti, sono soltanto le aziende per le quali la responsabilità ambientale e sociale è diventata abitudine quotidiana rientrando nel loro dna perché, come ha ricordato Maria Grazia Persico, amministratore unico di MGP cultura, immagine e comunicazione, «il mercato non perdona messaggi non coerenti in tema di comunicazione ambientale».

Per le aziende, in particolare per quelle di piccole dimensioni, però, esiste il problema della comunicazione ambientale sia ai fruitori ultimi dei beni e servizi, sia in termini di bilancio aziendale. Il tema della comunicazione ambientale sarà uno di quelli che sarà molto dibattuti in futuro. Intanto è importante fare tesoro delle esperienze raccontate nelle case history del Forum della Sostenibilità: dal patto di Gucci per l’utilizzo di materie prime locali e per il mantenimento della produzione in Italia alle linee guida per il riciclo dei rifiuti tecnologici del Consorzio Remedia; dal controllo completo della filiera di Illy Caffè che sin dalla fondazione ha sempre acquistato il caffè direttamente dai coltivatori allo sviluppo di EcoGame, gioco da tavola per imparare “a stare al mondo” pronto ad essere lanciato sul web.

 

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