Il progetto siciliano Smart-up si prefigge di realizzare antiossidanti e antinfiammatori per creme cosmetiche e integratori totalmente ecosostenibili a partire dagli scarti della filiera di agrumi, olive, fiori eduli e lumache
Rifiuti vegetali che diventano risorse. Parte dagli scarti della filiera di agrumi, olive, fiori eduli e bava di lumaca il progetto siciliano Smart-up che si prefigge di realizzare antiossidanti e antinfiammatori per creme cosmetiche e integratori totalmente ecosostenibili.
Cosmetici e integratori sostenibili: tutto sul progetto Smart-up
Agrumi, olive, fiori eduli e lumache. Tutte “materie prime” ed elementi green per una sperimentazione verde in campo cosmetico. Il progetto siciliano si chiama Smart up (“Miglioramento della Competitività e Sostenibilità delle Filiere mediterranee agroalimentari attraverso il Recupero di Scarti e Sottoprodotti, la Tutela della Biodiversità e lo Sviluppo di nuovi Prodotti”) e punta ad ottenere estratti antiossidanti (così come avviene con gli scarti della mela) e antinfiammatori per “produrre” un integratore alimentare e formulazioni cosmetiche originali inserendosi nell’ambito di ricerche e studi sugli scarti alimentari per composti che si stanno sviluppando negli ultimi anni.
I partner del progetto Smart-up
I partner del progetto Smart-up (avviata nell’ambito del progetto finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Misura 16 – Cooperazione – Sottomisura 16.1) sono 5 aziende agricole siciliane: Jungle Farm Società semplice agricola (capofila), Azienda agricola Costanza Ignazio, Azienda agrobiologica Panebianco Salvatore, Azienda agricola La Lumaca Madonita, Azienda Mg Trading Srls. A queste si somma il Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute dell’Università degli Studi di Catania.
“Scopo del lavoro dell’università sarà quello di valutare l’attività biologica di due nuove formulazioni – spiega la professoressa Valeria Sorrenti, responsabile scientifico -. La prima con bava di lumaca arricchita in estratti di fiori eduli, che contengono principi attivi dotati di attività antiossidante ed antinfiammatoria, e la seconda di Pastazzo di agrumi arricchito in estratti di foglie di olivo che contengono composti bioattivi in grado di esercitare azione antiossidante e di controllo dei livelli di trigliceridi”.
Fiori eduli e bava di lumache per la cosmetica
I fiori eduli e lumache di allevamento sono la vera novità del progetto. I primi rappresentano un settore di nicchia nell’ambito della ristorazione che fa registrare di anno in anno trend sempre crescenti, rispondendo alle esigenze di consumatori. Inoltre, il loro utilizzo mette di fronte a ingenti quantità di scarto in quanto soltanto la prima scelta di ogni produzione può essere destinata all’uso culinario, dovendo rispettare rigorosi standard qualitativi e di freschezza. Lo scarto della coltivazione dei fiori eduli è particolarmente interessante in quanto risorsa di preziose componenti ad attività nutraceutica che potrebbero, se recuperate, trovare impiego in settori di grande rilevanza economica, come quello alimentare e cosmetico.
Per quanto riguarda le lumache, l’estrazione spinta della bava ricca di mucopolisaccaridi dalle comprovate e riconosciute proprietà lenitive e cosmetiche può rappresentare una considerevole opportunità sia per diversificare l’offerta ma anche per recuperare reddito a partire da una sostanza essenziale prodotta dall’animale e dall’economia elicoidale.
Arance e olive, scarti di eccellenza per gli integratori
Il comparto agrumicolo produce come scarto riutilizzabile l’insieme di scorze, polpe e semi chiamato il Pastazzo (già utilizzato dall’azienda siciliana Orange fiber) in cui sono presenti anche sostanze con spiccate proprietà biologiche quali antocianine, flavanoni e acidi idrossicinnamici. Le proprietà nutraceutiche consentono numerose applicazioni nell’industria degli integratori dietetici naturali, attualmente in forte crescita, nel campo cosmetico e in quello nutraceutico.
La coltivazione dell’olivo, infine, comporta l’accumulo di quantitativi rilevanti di foglie ed altri residui verdi di potatura. Si tratta di scarti ricchi di componenti come l’oleuropeina, l’acido elenolico, l’idrossitirosolo, il tirosolo e la rutina, che sono in grado di esercitare un’importante azione antiossidante, unita al controllo della pressione arteriosa, della glicemia, dei livelli di trigliceridi e di colesterolo.
Maria Enza Giannetto