E' quello che emerge dal convegno ASAM "Essere sostenibili, una carta vincente per le imprese": le scelte sostenibili partono dai vertici delle aziende
Era un evento importante per capire come la sostenibilità sia una carta vincente per le imprese. E il convegno organizzato dall’ ASAM-Associazione per gli Studi Aziendali e Manageriali dell’Università Cattolica alla Fiera di Milano in cui hanno offerto la loro testimonianza relatori di spicco del mondo accademico e aziendale, non ha deluso le aspettative. Un incontro che ha fatto seguito a quello di due anni fa intitolato “Sostenibilità delle imprese: un’opzione o un’inderogabile necessità?” in cui di fatto l’ASAM aveva avviato l’Osservatorio Sostenibilità con l’obiettivo di creare un luogo dove imprese operatori ricercatori e tecnici potessero trovare condividere esperienze e fornire un modello di sostenibilità innovativo per i successivi venti anni.
Dai lavori del convegno è emerso un elemento importante: il modello sostenibile funziona se arriva dall’alto. Come ha dimostrato nel suo intervento Franco Ferrario, responsabile dell’Osservatorio di ASAM che dopo aver illustrato una ricerca condotta su 40 aziende con un fatturato complessivo di 39,5 miliardi di € e 117.000 dipendenti ed agenti: «Le aziende riconoscono l’importanza del tema. Ma cosa significhi concretamente in termini di azioni di cambiamento ancora rimane oggetto di dibattito. Le spinte del mercato nel contesto legislativo sono inoltre percepite come relativamente deboli e, comunque, non sono sufficienti a generare un cambiamento profondo. Le percezioni sulla rilevanza della sostenibilità – ha aggiunto ancora Ferrario, Fondatore di CRG-The Change Company – sono crescenti per tutti gli attori in gioco anche se la questione non viene percepita come fondamentale. Oggi gli stakeholders più sensibili sono i Top Manager ed in generale la dirigenza».
Una tendenza confermata anche da Matteo Pedrini Responsabile ricerca di ALTIS dell’Università Cattolica: «Il cambiamento delle aziende verso la sostenibilità sta avvenendo per una serie di fenomeni simultanei che spingono i manager ad adottare questi comportamenti sia per convinzioni personali che per pressioni esterne. Come per esempio quelle provenienti dai consumatori responsabili che sono una nicchia ancora piuttosto contenuta ma che è destinata ad aumentare nel lungo periodo dato il sempre più crescente interesse dei consumatori verso aspetti sociali e ambientali». Ma cosa pensano gli imprenditori? «Nella società di oggi, ha raccontato a wisesociety.it Angelo Trocchia Presidente e Ceo di Unilever Italia, la sostenibilità deve essere intrinseca alla strategia aziendale. Le due cose non sono disgiunte e la sostenibilità non può non far parte della strategia aziendale. Un’azienda sostenibile è quella che vuole raddoppiare il proprio fatturato diminuendo il proprio impatto negativo sul pianeta».
Ma l’evento di ASAM è stata l’occasione per presentare il Modello di Impresa Sostenibile, un supporto operativo per le aziende che aspirano a fare della sostenibilità un asset decisivo. Un riferimento che definisce le linee guida per migliorare il livello di sostenibilità delle aziende permettendo di attuare delle best practices e che illustra in modo esaustivo le principali variabili organizzative: ruoli, caratteristiche delle tecnologie di produzione, caratteristiche amministrative dei sistemi contabili, criteri decisionali che si devono rispettare, la formazione, la scelta dei fornitori.