Il club inglese del Forest Green Rovers ha imposto una dieta vegetariana ai suoi giocatori e ai tifosi. E ha trasformato lo stadio in un impianto eco-sostenibile.
A fine stagione dopo i play off potrebbe fare il salto di qualità ed abbandonare il torneo dilettanti della Conference Premier, la quinta serie inglese (dove attualmente gioca) per entrare finalmente nei professionisti della Premier League. Ma la squadra del Forest Green Rovers la sua rivoluzione l’ha fatta già qualche anno fa quando il club della cittadina di Nailsworth nel Gloucestershire (poco più di 5000 anime) fu acquistato da Dale Vince. L’imprenditore proprietario della Ecotricity, società che produce e vende energia pulita, ha infatti imposto un comportamento green. E allora oltre alle maglie rigorosamente verdi, ha ordinato alla squadra una dieta sportiva senza carne.
E non contento ha cambiato anche il genere di pietanze offerte nei bar dello stadio: non più hot dog e salsicce, ma polenta, falafel o barbabietole e carote grattugiate. E poi ha trasformato lo stadio di casa, il New Lawn, in un impianto totalmente ecosostenibile. Il presidente ha infatti fatto installare sulle tettoie dello stadio 170 pannelli solari e luci a LED per l’illuminazione notturna e ha introdotto un innovativo ed ecologico sistema per mantenere l’erba del terreno di gioco che viene tagliata con un sistema Gps alimentato dal sole che allo stesso tempo produce una sostanza organica che funge da fertilizzante.
Ma non è tutto: per ridurre le emissioni di co2 ai dirigenti consiglia di usare auto elettriche mentre ai calciatori per i loro spostamenti l’utilizzo del car pooling. E ad alcuni di loro sono stati messi a disposizione appartamenti ecofriendly. «Penso che ci si possa adattare a questo stile di vita in maniera naturale», ha raccontato il difensore James Jennings al New York Times. «Piccole cose come per esempio spegnere la luce quando si esce dalla stanza». La rivoluzione green dei Rovers passa anche da lì…
