Finanziamenti primari alla persona, energie rinnovabili, biologico, commercio equo solidale, imprese sociali e responsabili. Sono alcuni dei settori del credito di Banca Etica
A dirlo è la Global Alliance for Banking on Values (GABV), network che raggruppa 20 tra le principali banche sostenibili del mondo, tra cui l’italiana Banca Etica.
Qualche giorno fa infatti la GABV ha presentato a Berlino uno studio che mette a confronto le performances economiche di alcune delle più importanti banche di sistema internazionali – soprannominate “too big to fail” – con quelle di un gruppo di istituti sostenibili che operano in diversi Paesi. E, fatte le proporzioni con i rispettivi bilanci, è apparso chiaro che questi ultimi destinano al finanziamento dell’economia reale quasi il doppio rispetto alle “too big to fail”.
Il rapporto, che prende in esame la performances delle banche negli ultimi dieci anni (2002-2011), ha mostrato che quelle “tradizionali” erogano meno prestiti, attraggono meno depositi e hanno una base di capitale più debole rispetto alle omologhe sostenibili. Che, per giunta, investono di più a livello internazionale, in una società più verde e più equa, sostengono l’economia reale, forniscono rendimenti stabili e vantano un modello di business più solido.
Considerati tutti questi punti a favore, gli esponenti di Banca Etica e di GABV auspicano che i regolatori internazionali si possano ispirare al modello degli istituti etici e sostenibili per rendere il sistema internazionale più resiliente e realmente al servizio dell’economia reale.
Così Peter Blom, presidente della GABV e CEO della Triodos Bank presente nei Paesi Bassi, in Regno Unito e in Spagna: «Questo studio è cruciale perché evidenzia il fatto che le banche che oggi dominano il sistema finanziario erogano relativamente pochi prestiti all’economia reale e hanno posizioni di capitale relativamente basse. Le banche guidate da criteri di sostenibilità, invece, hanno sviluppato un diverso modello di business perché sono guidate prima di tutto da un approccio basato sui valori da promuovere e sul bene comune»
E Ugo Biggeri di Banca Etica ha concluso: «Anche per l’Italia i dati dimostrano come l’orizzonte della finanza sostenibile, e di Banca Etica in particolare, sia decisamente più positivo rispetto alle previsioni del mercato bancario italiano. Dopo solo 13 anni abbiamo volumi e trend di crescita che stanno raggiungendo e superando quelli delle esperienze più durature a livello mondiale»