Wise Society : La classifica dei Paesi migliori in cui nascere nel 2013

La classifica dei Paesi migliori in cui nascere nel 2013

di Ilaria Lucchetti
3 Dicembre 2012

Molto bene tutto il nord Europa. Male invece Angola, Bangladesh, Ucraina, Kenya e Nigeria

A stilarla l’Economist Intelligence Unit (EIU), società consociata dell’Economist, che ha messo in fila 80 nazioni e le ha analizzate in base a 11 indicatori statistici tra cui l’andamento dell’economia globale, la ricchezza personale, le proiezioni di reddito pro-capite nel 2030, il tasso di criminalità e la fiducia nelle istituzioni pubbliche. A piazzarsi meglio la piccola Svizzera, che ha ottenuto un punteggio di 8.22 su 10, in assoluto il posto dove l’anno prossimo vedranno la luce i bimbi nati con la “camicia”. Seguita poi nella ristretta cerchia delle top ten da Australia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Singapore, Nuova Zelanda, Olanda, Canada e Hong Kong. Ultima, invece, la Nigeria che, con un ranking di 4.74, chiude la graduatoria e non assicura un futuro brillante ai piccoli in arrivo.

Per quanto riguarda il nostro Paese, il risultato è un discreto 21° posto con un punteggio di 7.21, nonostante le incertezze vissute nei mesi scorsi a livello politico e di tenuta economica. Meglio del Giappone (25°) e dei “Bric”, l’acronimo che indica le economie in ascesa Brasile, India, Cina e Russia, comprese tra il 37° posto del primo e il 72° della ex URSS.

Meno drammatica del previsto, considerata la crisi devastante, la situazione della Grecia che con 6,65 punti si inserisce entro i primi 40 posti, precisamente al 34°. Stessa sorpresa anche per la Spagna, ugualmente alle prese con un periodo “nero” e che, comunque, stando all’Economist Intelligence Unit, si piazza in 28° posizione, subito dietro le più solide Francia (26°) e Gran Bretagna (27°). Buona soprattutto, visti i trascorsi tra cui il piano di salvataggio dell’Ue per Dublino, la performance dell’Irlanda che scavalca di 4 posizioni gli USA e di 15 la Gran Bretagna, piazzandosi 12esima, immediatamente alle spalle delle migliori dieci.

Non troppo bene, invece, un po’ tutte le nazioni protagoniste della cosiddetta “primavera araba”: Tunisia, Algeria, Egitto e Marocco si trovano nella seconda parte della classifica, dal 40° gradino in giù.

 

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