La maison fiorentina lancia un nuovo logo per ribadire il proprio impegno nell'ambito della sostenibilità economica e della responsabilità sociale
Gucci diventa sostenibile anche nel nome. La maison fiorentina ha, infatti, appena presentato il proprio logo dedicato esclusivamente alle attività volte alla sostenibilità sociale e ambientale: riprende il simbolo della GG incrociata, dove la prima G è di colore verde. Alla base del logo la parola “responsibility” ribadisce l’importanza del valore della sostenibilita’ nella strategia dell’azienda. «A un logo si associa un’identità – ha affermato Patrizio di Marco, presidente e ad di Gucci – abbiamo pensato che fosse giusto da oggi in poi identificare il nostro impegno in quest’area con un logo dedicato. Si tratta di valori che fanno parte del dna di quest’azienda da sempre e che con maggior forza portiamo avanti negli ultimi anni con politiche di sostenibilità sociale e ambientale in senso ampio». Un esempio dal passato: il lancio di una linea di occhiali eco-sostenibili, realizzati con un innovativo materiale acetato che contiene elementi naturali e di un nuovo modello di occhiali da sole realizzati in liquid wood.
Non sembra un’operazione di facciata. Al di là dell’impegno filantropico del gruppo – i 12 milioni di dollari versati in sette anni di collaborazione con Unicef per progetti destinati a sostenere bambini e donne nell’Africa Sub-Sahariana – Gucci è stata la prima impresa italiana a firmare nel 2009 un accordo con Confindustria Firenze, Cna e parti sociali; in quell’occasione ha dato vita a un Comitato per le politiche di filiera per garantire alla maison una produzione all’insegna della sostenibilità economica e l’adozione degli standard della responsabilità sociale in ogni fase della filiera stessa. E già nel 2004 Gucci si era distinta come una delle prime realtà nel suo settore ad avviare volontariamente un processo di certificazione in materia di Responsabilità Sociale d’Impresa (SA 8000) lungo tutta la sua filiera produttiva. Lusso ed esclusività andranno a braccetto con la CSR?