Wise Society : Culligan: la sfida dell’acqua per un mondo più sostenibile e plastic-free

Culligan: la sfida dell’acqua per un mondo più sostenibile e plastic-free

di Vincenzo Petraglia
23 Maggio 2020
SPECIALE : La guida per conoscere l’acqua

Abbiamo tra le migliori acque di rubinetto in Europa. Eppure siamo il secondo paese al mondo per consumo di acqua in bottiglia. E poco sappiamo di filtri, osmosi inversa, consumi energetici da calcare. Con Giulio Giampieri, presidente in Italia della multinazionale pioniera nella battaglia per un mondo senza plastica, per capirne di più

L’8 giugno si celebra la Giornata mondiale degli Oceani, nata per sensibilizzare al problema, non più procrastinabile, dell’inquinamento del nostro elemento, quello da cui veniamo e dal quale dipende la nostra sopravvivenza di tutti gli esseri viventi. Se non cambiamo velocemente le nostre abitudini di consumo, potrebbe secondo alcune stime trovarsi a ospitare nel 2050 più plastica che pesci. Un’emergenza e una responsabilità da cui nessuno di noi può sentirsi escluso, anche perché noi italiani siamo fra i più forti consumatori di acqua in bottiglia, primi in Europa e secondi nel mondo solo al Messico.

«Eppure l’acqua dei nostri acquedotti è fra le migliori d’Europa», spiega Giulio Giampieri, presidente in Italia del Gruppo Culligan, la multinazionale leader mondiale nei sistemi di trattamento dell’acqua che si è guadagnata parecchi premi e riconoscimenti, come quello ricevuto di recente da Legambiente per il suo contributo a un mondo più sostenibile e plastic-free. Una realtà solida presente in oltre 90 paesi con un fatturato worldwide di 1,3 miliardi di dollari e che solo in Italia sviluppa un giro d’affari di oltre 150 milioni di euro con un ritmo di crescita costante che tra organico e inorganico ha consentito il raddoppio del fatturato negli ultimi tre anni

Con Giampieri cerchiamo di capire un po’ di più sul mondo dell’acqua, alleato fondamentale della nostra salute. Per esempio, quali sono gli strumenti a nostra disposizione per filtrare l’acqua del rubinetto e assicurarci che sia veramente buona? Perché il calcare fa crescere i consumi energetici? Cos’è l’osmosi inversa e a cosa serve? Le risposte a queste ed altre domande in quest’intervista.

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Foto: Jong Marshes / Unsplash

Le sorti e gli equilibri, anche geopolitici, del mondo saranno sempre più legati al tema dell’acqua, tanto che già adesso si parla di oro blu e diversi sono i conflitti per il controllo di questo bene così prezioso. Una problematica che vi tocca molto da vicino…

Dare il giusto valore all’acqua sarà sempre più cruciale per la sopravvivenza del nostro pianeta. I problemi legati alla contaminazione delle acque e la carenza idrica sono già una realtà persino in Europa: l’Agenzia europea per l’ambiente stima che l’11% della popolazione e il 17% dei territori ne siano già affetti. Il consumo delle risorse idriche sta diventando uno dei maggiori temi del futuro ed è, quindi, sempre più urgente affrontare con determinazione le diverse problematiche relative al consumo di acqua per un utilizzo più responsabile. A partire dall’inquinamento ambientale causato in gran parte della plastica che sta seriamente mettendo in gioco il futuro del nostro pianeta.

In questo contesto i sistemi di trattamento dell’acqua potranno rivelarsi sempre più strategici.

Non esiste al mondo risorsa naturale più indispensabile dell’acqua, fonte primaria di idratazione per ogni individuo. Bere acqua è il consumo quotidiano più frequente e diffuso, eppure anche un gesto così semplice e comune per ognuno di noi spesso si trasforma goccia dopo goccia in un contributo “involontario” all’inquinamento dell’intero ecosistema. Sul sito web Culligan Water Battle è disponibile un utile tool che consente di calcolare il proprio impatto ambientale ed economico in base ai consumi di acqua. Dai dati stimati da questo strumento è facile capire quanto i sistemi di trattamento dell’acqua al punto d’uso rappresentino un contributo concreto alla lotta all’inquinamento da plastica con determinanti benefici per l’ambiente. Dal settore della ristorazione al residenziale, dagli uffici alle scuole, questi sistemi si stanno significativamente diffondendo grazie a una crescente e diffusa sensibilità ambientale, tanto che Aqua Italia, l’associazione costruttori trattamenti acque primarie, ha registrato nell’ultimo anno un aumento a doppia cifra delle vendite del nostro settore.

Tra le agevolazioni incluse nell’Ecobonus, l’installazione di sistemi di trattamento dell’acqua capaci di prevenire la formazione del calcare, uno dei maggiori responsabili degli sprechi energetici di casa. Perché il calcare produce questo effetto?

L’eccessiva durezza dell’acqua pesa in modo sostanziale sul consumo idrico e di energia in quanto la presenza di sali di carbonato di calcio e magnesio precipitati provoca un aumento del fabbisogno energetico e una perdita di efficienza degli elettrodomestici con conseguenti aumenti dei consumi. Bloccando le canalizzazioni, inoltre, il calcare diventa un vero e proprio isolante termico che rende necessario riscaldare di più l’acqua, causando ulteriori sprechi. Basti pensare che, secondo stime fatte da Aqua Italia, ogni millimetro di calcare che si deposita su resistenze e serpentine che scaldano l’acqua provoca un aumento del consumo energetico del 18%.

Fra i vostri prodotti, per prevenire questo tipo di problemi, avete i cosiddetti addolcitori. Cosa sono e come funzionano?

Avenew è la nostra linea di addolcitori altamente tecnologici in grado di eliminare definitivamente il calcare, a favore di migliori prestazioni energetiche e con risvolti significativi a favore dell’ambiente. Sfruttano la capacità che hanno speciali resine di scambiare gli ioni: i sali di calcio e magnesio vengono trasformati in sali di sodio e l’acqua in uscita è addolcita. Avenew è un avanzato addolcitore compatto progettato per adattarsi agli spazi più ridotti e per essere facilmente installato in qualunque ambiente della casa. Regolabile grazie alle icone intuitive presenti sul display, l’addolcitore è dotato di una tecnologia avanzata che permette di effettuare la rigenerazione in base ai reali consumi d’acqua, evitando così inutili sprechi.

Legambiente lo scorso anno ha riconosciuto il vostro importante contributo per un mondo plastic-free…

Sì, ha riconosciuto in particolare il contributo ecologico degli erogatori d’acqua Culligan. Questo è stato senz’altro tra i traguardi di cui andiamo maggiormente fieri: a fronte di una serie di verifiche tecniche e di impatto ambientale, i frigogasatori Culligan sono, ad oggi, gli unici nel settore ad essere consigliati dalla onlus.

Giulio Giampieri presidente del Gruppo Culligan in Italia

Giulio Giampieri, presidente del Gruppo Culligan in Italia

Si può dire che Culligan sia una pioniera della battaglia contro l’inquinamento da plastica. L’azienda è nata nel 1936 – oggi è presente in oltre 90 Paesi – e sin da subito si è resa portavoce di questa importante problematica, prima ancora che il tema diventasse protagonista del recente dibattito pubblico. 

Da alcuni anni abbiamo intrapreso un percorso informativo mirato a sfatare percezioni erronee e falsi miti relativi all’acqua, sensibilizzando l’opinione pubblica sulla qualità dell’acqua del rubinetto e sull’importanza di adottare consumi e stili di vita più responsabili e sostenibili.
I risultati di uno studio condotto in Italia nel 2018 dall’istituto di ricerca Eumetra, infatti, tracciano uno scenario di preoccupante indifferenza: un italiano su due ammette di nutrire scarso interesse per il tema acqua. Da ciò derivano una serie di percezioni erronee e falsi miti che contribuiscono ad alimentare comportamenti sempre meno sostenibili.

Da qui nasce Water Battle, l’iniziativa che invita aziende, pubblica amministrazione, organizzazioni e privati a rendersi parte attiva nella battaglia all’inquinamento da plastica scegliendo acqua filtrata a km zero. A fronte della sempre crescente sensibilità ambientale da parte di molte realtà e dell’interesse verso i sistemi per la filtrazione dell’acqua al punto d’uso, abbiamo già avviato con successo collaborazioni con realtà sia pubbliche che private. Dal Porto Antico di Genova alla multiutility Iren, da Yamaha Motor Racing Team alla rinomata scuola di cucina Tessieri, fino ai grandi eventi sportivi organizzati da TriO Events, come Volkswagen TriO Series e Deejay Tri, e al coinvolgimento di grandi atleti come Massimiliano Rosolino.

Perché noi italiani siamo fortissimi consumatori di acqua in bottiglia, nonostante l’acqua del rubinetto sia sana e controllata?

Secondo i dati del rapporto “L’acqua nelle abitudini degli italiani” realizzato nel 2018 con l’Istituto di ricerca Eumetra, il 67% degli italiani acquista ancora regolarmente acqua in bottiglie di plastica. La principale motivazione per la quale viene preferita sono i dubbi in merito alla sicurezza dell’acqua del rubinetto, che in realtà è salubre e meticolosamente controllata. Questa diffusa sfiducia e disinformazione generale nei confronti dell’acqua del rubinetto ha reso l’abitudine di bere acqua in bottiglia talmente radicata che, secondo gli ultimi dati Ismea,  nel nostro Paese il volume di vendita delle minerali in plastica è persino raddoppiato negli ultimi dieci anni.

Cosa bisognerebbe fare per incentivare un maggiore uso di acqua a km zero?

Foto: Erda Estremera / Unsplash

Secondo una recente ricerca dell’Irsa – Istituto del Consiglio Nazionale di Ricerca, deputato al controllo della qualità dell’acqua, l’Italia si posiziona ad un ottimo quinto posto in Europa per qualità dell’acqua di acquedotto. Ci precedono solo Austria, Svezia, Irlanda e Ungheria. Inoltre, l’acqua dei nostri acquedotti è rigorosamente controllata da parte delle Asl, emanazione del Ministero della Salute, diretto responsabile in materia. In Italia le acque potabili per consumo umano sono disciplinate dal Decreto 31/2001 – che recepisce la Direttiva Europea 98/83/CE. In esso sono stabiliti i valori massimi delle sostanze che possono trovarsi disciolte nell’acqua e vengono forniti i parametri di sanitizzazione (utilizzo del cloro, ndr) in grado di garantire che l’acqua arrivi al punto d’uso priva di contaminazioni.

I vostri sistemi di filtraggio per uso residenziale in che modo agiscono per migliorare ulteriormente l’acqua del rubinetto?

Il controllo e la sicurezza dell’acqua di acquedotto sono garantiti fino al contatore di casa, oltre il quale la competenza è dell’utente finale. Nel tratto che separa il contatore dal rubinetto, vasche di accumulo e vecchie tubazioni possono modificare la qualità dell’acqua con rilascio di metalli o altri elementi indesiderati, aumento della carica batterica e alterazione del gusto. Per questo, effettuare un’analisi dell’acqua al punto d’uso è una prassi altamente consigliata per controllare la qualità dell’acqua della propria abitazione al fine di individuare l’eventuale tipologia di trattamento più adatta alle esigenze e ai gusti della famiglia. Esistono, infatti, diversi tipi di depurazione dell’acqua e variano tra loro a seconda del loro potere filtrante. Il trattamento previsto per la rimozione delle torbidità è la filtrazione e si effettua tramite cartucce filtranti ad azione meccanica. Esse sono composte da una barriera costituita da una maglia filtrante che si interpone al passaggio dell’acqua: a seconda della dimensione dei fori, varia la capacità filtrante. Dalle più semplici cartucce filtranti ad azione meccanica – che intervengono solamente sugli elementi che l’acqua non riesce a sciogliere, come sassolini, fango, sabbia e capelli, ruggine e ferrobatteri – ai più avanzati sistemi di ultrafiltrazione e ai depuratori ad osmosi inversa.

Come funziona e qual è il valore aggiunto dell’osmosi inversa rispetto ad altre modalità di trattamento dell’acqua?

La tecnologia dell’osmosi inversa utilizzata dal nostro AC SLIM rappresenta la soluzione più avanzata e completa per il trattamento domestico dell’acqua potabile. Questo sistema di filtraggio prevede il passaggio forzato dell’acqua in verso opposto al naturale percorso attraverso una membrana semipermeabile, ovvero permeabile all’acqua ma non alle sostanze disciolte. Ciò consente di rimuovere dall’acqua la quasi totalità delle sostanze in essa presenti, sia sospese che disciolte, compresi pesticidi, ormoni, composti chimici e particelle inquinanti più infinitesimali. L’acqua del rubinetto viene così separata in due flussi: l’acqua purificata da una parte e l’acqua scartata, contenente tutte le impurità e la maggior parte dei sali, dall’altra.

Il risultato è un’acqua buona da bere e ottima per cucinare, caratterizzata da un residuo fisso minimo, di qualità elevata pari alle migliori acque minerali in vendita, e personalizzabile in base alle esigenze di ogni famiglia. Infatti, grazie alla remineralizzazione “su misura” dell’acqua osmotizzata, è possibile regolare la salinità dell’acqua a seconda di gusti e necessità particolari. L’acqua affinata di AC SLIM è più pura, leggera, priva di cattivi sapori, odori ed eventuali sostanze inquinanti.

Come funziona la manutenzione dei vostri sistemi di filtraggio?

Per garantire all’acqua la massima sicurezza nel tempo, la scelta di un impianto di ottima qualità e la sua regolare manutenzione sono aspetti fondamentali. Altrettanto importante è che la manutenzione degli impianti sia affidata all’esperienza di un’azienda seria e qualificata, che possa garantire la qualità dell’acqua dichiarata. Dalla messa in funzione e avviamento, alla manutenzione di routine, alla risoluzione dei problemi, fino alla sostituzione di pezzi in caso di necessità, il servizio di assistenza è un incontestabile punto di forza di Culligan: che si tratti di un piccolo apparecchio ad uso domestico, di un acquedotto municipale, di un impianto industriale o del sistema di trattamento in ambito ospedaliero, tutti settori in cui siamo attivi a livello internazionale. Oltre al cambio periodico dei filtri, Culligan provvede anche a una sanitizzazione periodica degli impianti, sia interna che esterna, con sostanze battericide e anticalcare. Inoltre, i nostri tecnici si impegnano a controllare periodicamente i parametri dell’acqua all’ingresso e all’uscita per assicurarne la completa salubrità.

Cosa ha portato Culligan a diventare leader mondiale nei sistemi di trattamento dell’acqua?

bottiglia di plastica mare

Foto: Ishan @seefromthesky / Unsplash

Con un modello di business diversificato che copre tutti i settori di applicazione – municipale, industriale, domestico e commerciale e piscine – Culligan si distingue a livello internazionale per il suo approccio integrato verso tutte le esigenze di qualificazione dell’acqua coprendo l’intera filiera, dalla progettazione alla produzione, dalla vendita alla manutenzione di ogni genere di impianto. Alla base della filosofia Culligan c’è da sempre la convinzione che solo un approccio globale ai problemi dell’acqua, dalla sua captazione al suo ritorno alla natura, è in grado di offrire soluzioni intelligenti e lungimiranti per il miglior sfruttamento di questa fondamentale risorsa naturale.

Un’azienda saggia che caratteristiche deve avere secondo lei?

Deve avere innanzitutto coraggio e coerenza. Per essere saggia un’impresa al giorno d’oggi deve necessariamente prendere sul serio le tematiche relative alla sostenibilità ambientale e al cambiamento climatico. Rispettare l’ambiente e salvaguardare il territorio in cui si opera sono responsabilità che qualsiasi azienda dovrebbe assumersi. Questo richiede spesso un radicale cambio di passo e un investimento che dà i suoi frutti non tanto nell’immediato, quanto più in un’ottica di medio-lungo termine.

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