Wise Society : Cinque vincitori per il “Premio impresa ambiente 2012”

Cinque vincitori per il “Premio impresa ambiente 2012”

di Francesca Tozzi
14 Dicembre 2012

È stato assegnato dal Ministro dell'Ambiente a 5 imprese italiane che per crescere hanno puntato su sviluppo sostenibile, rispetto per l'ambiente e csr

Quante sono in Italia le aziende che fanno dell’attenzione all’ambiente un fattore di competitività e una chiave di sviluppo? Vista la crisi, la necessità di contenere i costi e le attenzioni assorbite da problematiche burocratiche e fiscali, si direbbe poche. E invece sono circa 360.000, nella fotografia scattata dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini in occasione della consegna di un importante riconoscimento alle imprese italiane che hanno puntato seriamente su sviluppo sostenibile, rispetto ambientale e responsabilità sociale.

Si tratta del “Premio impresa ambiente 2012” che conta quest’anno, nella sua sesta edizione, cinque vincitori e sette menzioni speciali su 196 candidature. Promosso dal Ministero dell’Ambiente e dalla Camera di Commercio di Roma – Asset Camera, valorizza i migliori progetti imprenditoriali e i prodotti delle aziende italiane che considerano l’innovazione sostenibile un asset strategico per la competitività. Nella categoria “Miglior Gestione” vince Renner Italia Spa di Minerbio, (Bologna), per aver realizzato un progetto incentivante di contenimento dei consumi energetici che ridistribuisce ai dipendenti in busta paga il 50% dei risparmi ottenuti.

Premio alla versatilità di Saluzzo Yarns del Gruppo Sinterama di Saluzzo (Cuneo): producendo fili di poliestere di alta qualità partendo da bottiglie di plastica riciclata trattata unicamente con processi meccanici, fili che hanno un ampio numero di applicazioni tessili, ha surclassato gli altri nella categoria “Miglior Prodotto”. Per la “Miglior tecnologia” il riconoscimento è andato a Solveko Spa di Fidenza (Parma) per aver sviluppato un processo per il recupero e lo smaltimento dei solventi impiegati nei processi produttivi. In questa categoria sono stati ritenuti meritevoli di una menzione la Barilla G. e R. Fratelli di Parma per aver condotto uno studio multidisciplinare volto a ridurre l’impatto ambientale e a migliorare la redditività globale delle aziende agricole che producono grano duro.

Vincitore, infine, della categoria “Migliore Cooperazione Internazionale” è la Cooperativa I.So.La. di Torino per aver promosso, insieme all’Ong Re.Te., l’utilizzo di macchinari e tecnologie italiane per la produzione di paste alimentari e farine, lo sviluppo di coltivazioni bio di cereali tradizionali e l’incremento della produzione certificata in Bosnia-Erzegovina attraverso gli agricoltori locali.

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