Wise Society : La Carbon tax può essere una leva per sviluppare l’efficienza energetica

La Carbon tax può essere una leva per sviluppare l’efficienza energetica

di Andrea Ballocchi
14 Ottobre 2019

Secondo uno studio della Carnegie Institution for Science la tassazione delle emissioni di CO2 porterebbe a una maggiore efficienza energetica

Nella lotta al cambiamento climatico, uno strumento valido è la carbon tax, la tassazione sulle emissioni di CO2. O più precisamente, è uno strumento di politica fiscale secondo il quale ogni tonnellata di inquinamento da CO2 rilasciata dai combustibili fossili è soggetta a un’aliquota fissata dal governo.

È una misura attuata oggi in 56 Paesi e ha conosciuto uno sviluppo notevole: secondo il report State and Trends of Carbon Pricing della World Bank, oggi è stata emanata in 56 Paesi rispetto ai soli 9 Stati del 2005. Oltre che utile per disincentivare l’uso delle fonti fossili, è anche una leva per lo sviluppo dell’efficienza energetica: è quanto emerge da uno studio condotto dalla Carnegie Institution for Science, storica (fondata nel 1902) organizzazione statunitense volta a sostenere la ricerca scientifica.

carbon tax

La carbon tax è una misura attuata oggi in 56 Paesi e ha conosciuto uno sviluppo notevole, Image by iStock

Carbon tax, una tassa per combattere i cambiamenti climatici

Dalle conclusioni dello studio la tassazione delle emissioni di anidride carbonica stimolerebbe l’innovazione e porterebbe a un miglioramento dell’efficienza energetica. Il ragionamento parte dal fatto che le fonti rinnovabili come lenergia solare, eolica e altre stiano progredendo, i combustibili fossili sono ancora la fonte primaria delle emissioni di CO2 e causa dei cambiamenti climatici. Per arrestare il riscaldamento globale sotto i 2 °C fissato dall’Accordo di Parigi, occorre ridurre l’impatto provocato da petrolio e gas.

La ricerca dell’efficienza energetica indotta

Da qui si è sviluppata l’analisi del team di ricerca che ha scoperto che storicamente, nei Paesi in cui il costo dell’energia comprendeva una quota maggiore del costo di produzione, erano stati trovati nuovi modi per ridurre il consumo energetico o per elevare l’efficienza. Gli scienziati allora si sono chiesti cosa accadrebbe se questo rapporto tra costi energetici e miglioramenti dell’efficienza energetica continuassero anche in futuro.

Secondo il loro modello, un aumento dell’1% della quota di costo dell’energia aumenta l’efficienza energetica di circa l’1,2% nei 20 anni successivi: è un margine di guadagno maggiore rispetto alle precedenti stime effettuate. Se poi questa relazione viene inclusa in un modello di valutazione integrata emerge che i prezzi della CO2 attraverso la tassazione permettono risparmi energetici fino al 30% in più entro il 2120, rispetto alle configurazioni del modello senza il meccanismo di induzione.

La conclusione cui sono giunti è che la carbon tax induce miglioramenti dell’efficienza energetica e potrebbe quindi essere uno strumento di mitigazione più efficace di quanto precedentemente riconosciuto.


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