MAAM

“Nei paesi in via di sviluppo, quando si vogliono allocare bene delle risorse si danno alle donne: è noto che le useranno per il bene della comunità e per il futuro dei figli. Nei paesi sviluppati questo, invece, non avviene, e il potenziale femminile viene in larga parte sprecato. Con MAAM nasce in Italia una proposta che trasforma la maggiore “anomalia” femminile – la maternità – in una leva di sviluppo”.
Riccarda Zezza

MAAM è la prima soluzione al mondo che trasforma l’esperienza della genitorialità in un’opportunità per scoprire e allenare competenze relazionali, organizzative e creative fondamentali anche sul lavoro: una vera e propria palestra di sviluppo di capitale umano. Molte aziende in Italia e nel mondo hanno già aderito al programma online; ad oggi sono oltre 2000 donne coinvolte in ben 201 città nel mondo. MAAM migliora le competenze trasversali da un minimo del 5% a un massimo del 35%. Dal 2017 MAAM ha un percorso dedicato agli uomini che diventano padri: una vera e propria “Business School di intelligenza emotiva” per manager di nuova generazione.

Innovare con la sinergia vita-lavoro

Poste Italiane, a partire dal 5 agosto 2015, è stata la prima azienda in Italia ad aver introdotto il percorso digitale MAAM per le mamme dipendenti 0-3. In ragione delle sue dimensioni, circa 140.000 dipendenti e della significativa presenza femminile, pari al 53%, si è sempre impegnata negli anni nella promozione di una cultura aziendale basata sui valori di parità e di non discriminazione nel mondo del lavoro. Perfettamente integrata nella strategia aziendale di CSR, MAAM ha favorito il coinvolgimento di tutti i livelli aziendali su tutto il Paese: capillare e inclusivo; garantendo inoltre un ottimo impatto sulla comunicazione interna anche in termini di miglioramento del clima aziendale.

Ad oggi quasi 400 donne di Poste Italiane sono coinvolte in MAAM, trasformando la loro esperienza genitoriale in un vero e proprio master di competenze trasversali. Mariella, risorse umane: “Il master deve diventare un concetto che entra in tutte le famiglie e le aziende. Deve esserci una contaminazione culturale perché quando una donna torna al lavoro dalla maternità è migliore di prima”. Aurora, dipendente: “Noto con piacere il diffondersi del “nostro” progetto e non posso far altro che esserne felice, da parte mia ne parlo molto, al lavoro e fuori. Proprio le aziende debbono essere supportate nella comprensione del valore economico associato al capitale umano. Capitale umano=valore economico, ne sono convinta, quindi forza avanti tutta!”.