“Il clima, le energie pulite, tutela degli oceani o la sfida per città salubri e sostenibili. Gli obiettivi degli SDG dell’Onu devono entrare nell’agenda politica ed economica di tutti i Paesi. Il loro raggiungimento serve a garantire un ambiente sano, ma anche giustizia, parità sociale ed economica e pace nel mondo. Questa la sfida che Legambiente ha, da sempre, messo al centro della sua azione.”
Stefano Ciafani, Direttore Generale
Legambiente Onlus è nata nel 1980. Tratto distintivo è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto su una solida base di dati scientifici, con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili. Un costante lavoro di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento fa di Legambiente l’organizzazione ambientalista più diffusa sul territorio: oltre 115.000 soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani ogni anno nei campi di volontariato.
Il progetto è nato dall’idea dell’amministrazione comunale di Campi Bisenzio di realizzare una città resiliente e collaborativa e ritrovare una comunità centrata sulla coesione sociale e sulla sostenibilità e tesa a uno sviluppo il più possibile capace di dare possibilità inclusiva di crescita, autonomia, felicità a tutti gli abitanti del contesto. Le iniziative partono dalla prima edizione del Festival dell’Economia Civile del 2014 e portano alla realizzazione di un distretto, ovvero un cantiere permanente di lavoro e di sperimentazione.
Il primo Distretto “dell’economia civile per la città resiliente e collaborativa” in Italia si impegna a immaginare e costruire una realtà urbana in grado di sviluppare delle risposte innovative a bisogni sociali, economici e ambientali in uno spirito di comunità e in grado di costruirsi grazie all’impegno di istituzioni, società civile e in particolar modo di quella economia “civile” che è fondamentale per lo sviluppo e la crescita di un contesto di persone e del suo benessere. Per mettere in pratica gli impegni scaturiti dagli esiti del primo Festival dell’economia civile vengono istituiti 4 tavoli di lavoro, finalizzati allo studio e all’elaborazione di pratiche di valore focalizzati su 4 temi: Welfare di Comunità; Rigenerazione dei Luoghi e spazi di Comunità; Nuovi modelli energetici ed economia circolare; Lavoro, giovani e processi di formazione.
Il festival dell’economia Civile raccoglie e dà voce anche alle tante buone pratiche che si stanno diffondendo in tutta la Penisola e che hanno per protagonisti cittadini, amministrazioni, imprese solidali e associazioni. Esperienze che per altro possono aiutare nel contrastare e arginare problemi come ad esempio lo spreco alimentare, la povertà o la disoccupazione giovanile. Al giorno d’oggi risulta essenziale che i soggetti d’impresa, siano essi cooperative sociali o benefit corporation, come vengono definiti negli Stati Uniti, focalizzino le proprie attività non solo sul profitto fine a se stesso, ma abbiano una particolare attenzione all’utilità sociale.