Fairtrade Italia

“Attraverso l’offerta di migliori condizioni economiche e assicurando i diritti dei produttori e dei lavoratori nei Paesi in via di sviluppo, il Commercio Equo e Solidale ha un ruolo centrale nel promuovere l’Agenda 2030 e gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile.Prendiamo l’Obiettivo 12 dell’ONU “Assicurare modi di consumo e di produzione sostenibili”: è quello che quotidianamente fa Fairtrade Italia da oltre vent’anni”.
Giuseppe Di Francesco, Presidente

Fairtrade Italia è il Consorzio che dal 1994 promuove il Marchio FAIRTRADE e i valori del commercio equo certificato nel nostro Paese. Il Consorzio è costituito da organizzazioni non governative, associazioni, cooperative, consorzi e società che sostengono il commercio equo, la cooperazione internazionale, l’azione sociale, la finanza etica, il rispetto dell’ambiente e la tutela dei consumatori.

Standard Fairtrade per le aziende: premiata la CSR

Uno dei principali obiettivi di Fairtrade è assicurare equità e trasparenza nelle relazioni commerciali tra gli attori delle filiere di approvvigionamento di materie prime come zucchero, cacao, caffè, frutta fresca, cotone dai Paesi in via di sviluppo. Attraverso l’applicazione del Trader Standard, ovvero l’insieme delle regole che devono rispettare le aziende che lavorano e distribuiscono prodotti del commercio equo certificato, Fairtrade lavora per migliorare le condizioni di vita e di lavoro di produttori e lavoratori nelle zone tra le più povere al mondo.

Relazioni commerciali più eque
 Il fine dello Standard per i trader è quello di garantire relazioni commerciali più eque attraverso contratti trasparenti, il pagamento del prezzo minimo Fairtrade e del , forme di prefinanziamento della produzione. Nel 2017 è entrata in vigore la nuova sezione dello Standard, che potenzia questi requisiti obbligatori e ne aggiunge di nuovi che contribuiscono a una maggiore sostenibilità sociale e ambientale delle filiere Fairtrade.

Best practice commerciali e ambientali
Inoltre, viene riconosciuto merito alle aziende che, andando oltre la conformità agli Standard, dimostrano impegno nella sostenibilità attraverso best practice commerciali volontarie come la costruzione di relazioni commerciali stabili e di lungo periodo, il pre-finanziamento dei contratti a interessi zero ai produttori, acquisto da produttori più vulnerabili, condivisione delle informazioni sul mercato, trasferimento di competenze professionali, supporto nell’accesso ad altre forme di finanziamento. Le best practice ambientali includono invece l’utilizzo di materiale di confezionamento riciclato o biodegradabile, la riduzione della carbon footprint e del proprio impatto ambientale