CDA

“La riflessione fatta in azienda alcuni anni fa ci ha permesso di identificare nel bilancio sociale e nel report di sostenibilità i due strumenti ideali con cui “mettere nero su bianco” e strutturare tutta una serie di iniziative già da tempo implementate in cda. idee di valore sociale significativo quali le sponsorizzazioni sportive, gli investimenti in energie rinnovabili come la produzione di energia da impianto fotovoltaico, la gestione oculata dei rifiuti, l’inclusione nella flotta aziendale di automezzi a metano, la sensibilizzazione delle persone in cda ad una più marcata coscienza socio-economico-ambientale che hanno concretizzato il sentito aziendale in tema di rsi”.
Fabrizio Cattelan, CEO

Siamo un’impresa familiare alla seconda generazione di distribuzione automatica operiamo nel Nordest, e la nostra storia testimonia uno sviluppo caratterizzato da un processo di crescita e innovazione. Nel 2016 il fatturato ha toccato gli otto milioni e mezzo, operiamo sul mercato con 4.200 distributori automatici 67 persone lavorano in C.D.A. di cui 10 donne e 57 uomini e 43 automezzi 1.500 i nostri clienti, di cui 600 serviti quotidianamente.

CDA e Micomondo

I fondi di caffè ritirati dai distributori automatici gestiti da CDA saranno utilizzati per coltivare funghi grazie alla collaborazione avviata dall’azienda con Micomondo, start-up formata dal micologo Carlo Marin e da cuoco Alberto Bellotto. Nata nel 2016 la start up ha trovato il modo di utilizzare i fondi di caffè nella produzione di funghi commestibili, principalmente Pleurotus ostreatus e Lentinula edodes (Shiitake). Un progetto orientato alla sostenibilità consapevole e intelligente che affianca le attività di Ricerca & Sviluppo dell’azienda, da sempre impegnata nel recupero dei fondi di caffè che sono un substrato ancora valido e che per questo può trovare nuovo impiego.

Il progetto Micomondo – che affianca altri studi come quello con l’Università di Udine per la trasformazione dei fondi di caffè in pellet per stufe pirolitiche – una volta messo a punto, consentirà sia di riutilizzare gli scarti di produzione della bevanda caffè risparmiando sullo smaltimento, sia di dar vita a qualcosa che viene utilizzato di nuovo. A tal proposito il progetto è stato selezionato tra le 18 “fabbriche della sostenibilità” divise tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige protagoniste della settimana della Green Economy 2017.