Per chi non presta attenzione alla salute alimentare, un nuovo prodotto orientato al consumo in mobilità.
Nuova invenzione? No. La tecnologia esiste da almeno 30 anni, solo che l’azienda, HOTCAN, ha deciso recentemente di ripromuovere una nuova linea di cibi in scatola autoriscaldanti, ridisegnando anche il packaging.
Sostanzialmente si tratta di sette diversi piatti, all’interno di un cilindro di metallo, con una chiave che permette di praticare tre forellini nello strato esterno, fattore che scatena una reazione chimica (o quasi alchemica 🙂 che porta il contenitore ad una temperatura di circa 50 gradi Celsius. All’interno il cibo quindi si scalda ed è subito pronto ad essere consumato.
L’azienda ha bene in mente chi può essere un potenziale consumatore di questo tipo di prodotto: è infatti orientato alle squadre di recupero montano, forze di polizia, team di intervento per i soccorsi, scuole e chi voglia cibo caldo senza potersi recare in un locale o avere accesso a microonde ed in generale corrente elettrica.
Al momento il prezzo è ancora altino, ossia quattro sterline (circa 5 euro), ma secondo l’azienda HOTCAN questo è dovuto al basso numero di pezzi venduti al mese (25 mila latte). Quando il numero raggiungerà l’obiettivo di mezzo milione, il prezzo calerà sensibilmente.
In effetti ci potrebbe essere un mercato per del cibo autoriscaldante di buona qualità, un mercato che ancora non è stato sfruttato efficacemente da nessuna azienda, peccato solamente che la selezione di piatti disponibili non sembrano essere molto salutari, nè molto leggeri da digerire, quindi nessun piatto da dieta mediterranea ma d’altronde rimane un prodotto ancora destinato ad un pubblico inglese.
