La Vitamina C è necessaria a molte funzioni del nostro organismo e, non a caso, la sua carenza ha causato in passato una specifica malattia, lo scorbuto. Oggi il problema è piuttosto quello di garantire all’organismo le dosi giuste affinché svolga bene il suo compito a partire dal sostegno al sistema immunitario. Quando non se ne prende abbastanza con il cibo, si può ricorrere agli integratori alimentari.
Integratori di vitamina C: le tipologie
Ma come integrare la vitamina C? Sono meglio meglio gli integratori di vitamina C naturale o quelli di sintesi. E poi: c’è davvero qualche differenza? E quale? A queste domande risponde il dottor Luca Avoledo sul suo sito www.lucaavoledo.it.
Naturopata e sostenitore dell’integrazione naturale, ha fatto il punto della situazione sulla base delle evidenze scientifiche con un occhio ai tanti prodotti in commercio e ai messaggi ingannevoli.
“L’offerta di rimedi naturali e integratori di vitamine e minerali è davvero ampia. Anche di uno stesso prodotto si trovano in vendita – in erboristeria, in farmacia, nei negozi di alimenti biologici e ormai persino nei supermercati – formulazioni molto diverse tra loro. E spesso la scelta è tutt’altro che facile. Oggi parliamo di vitamina C (chiamata anche acido ascorbico) e in particolare degli integratori di vitamina C di derivazione naturale e di quelli invece di origine sintetica.
Vitamina C di origine naturale e vitamina C sintetica: c’è differenza?
Molti integratori alimentari di vitamina C in commercio mettono in risalto sulla confezione che la provenienza è del tutto o in parte naturale: da acerola, ad esempio, piuttosto che da rosa canina o da altri vegetali che ne sono particolarmente ricchi. Niente di male, naturalmente.
Ma, al contrario di ciò che tanti ritengono – purtroppo anche tra i professionisti del settore -, non c’è alcuna differenza conosciuta tra la vitamina C naturale e quella di sintesi, né in termini di attività biologica, né di biodisponibilità (ovvero la quantità di nutriente realmente utilizzabile dall’organismo).
Le evidenze scientifiche disponibili sono chiare: l’acido ascorbico sintetico e l’acido ascorbico naturale (compreso quello contenuto negli alimenti) sono chimicamente identici e hanno gli stessi effetti.
Cogliamo anche l’occasione per mettere in guardia i lettori dal comportamento discutibile di alcune aziende che producono integratori di vitamina C di provenienza naturale e che fanno campeggiare sulle confezioni diciture come “Acerola 1.000 vitamina C” o simili, inducendo a credere che ogni capsula contenga 1 grammo di vitamina C estratto da acerola. Verificate sul retro quello che è riportato in caratteri ben più piccoli: troverete che 1.000 milligrammi si riferiscono al contenuto di acerola e non a quello di vitamina C, che ammonta invece solo ad alcune decine di milligrammi (in genere tra i 60 e i 180 mg)”.