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Sostenibilità ambientale: nel 2015 in Sicilia la prima centrale con tecnologia a sali fusi

di Ilaria Lucchetti
20 Settembre 2012

L'impianto tutto made in Italy è già in fase di autorizzazione

foto di Narrow/flickrRealizzata da Enel Green Power, la prima centrale operativa a solare termodinamico, e integrata a biomasse, coprirà le esigenze energetiche di circa 40 mila famiglie, avrà una potenza di 30 Megawatt e produrrà il 60% di una centrale di pari potenza alimentata a fonte fossile, un ottimo risultato per una rinnovabile, pari ad esempio al doppio di quella prodotta dal solare fotovoltaico.

La “scommessa” su un futuro di sostenibilità ambientale, che realizza il sogno del nobel per la fisica Carlo Rubbia, parte dalla Sicilia, dalla provincia di Catania per la precisione. Ed è tricolore al 100%: dai brevetti Enea alle produzioni di componenti al know how di Enel.

Ad annunciarne l’apertura nel 2015 è stata la stessa azienda Enel Green Power nel corso di un convegno a Palermo dal titolo “Sicilia, l’isola del solare termodinamico. Carta del Sole, un patto per l’energia tra territorio e industria”, organizzato da Anest – Associazione Nazionale per l’energia solare termodinamica – e da Fred Sicilia, Forum regionale energia distribuita.

L’impianto, che utilizzerà la tecnologia a sali fusi, avrà un costo di circa 200 milioni di euro.

Oltre ad assicurare all’isola una percentuale di elettricità “green” e sostenibile, la centrale porterà anche ricadute positive sull’occupazione. Infatti saranno tra i 1.000 e i 1.500 gli operai coinvolti nella costruzione triennale e 150 le persone che vi lavoreranno in fase di funzionamento.

 

 

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