Il design meneghino al servizio di pause pranzo green e rispettose del pianeta
Passati i tempi in cui il termine dialettale milanese indicava la sporta un po’ malinconica confezionata a casa, adesso la “schiscetta” si è fatta tecnologica e sostenibile.
È il caso di quella inventata dallo studio milanese NormaleArchitettura che l’ha chiamata SolarSchiscetta perché sfrutta i raggi del sole per scaldare i cibi.
Alla vista è una normale scatola di cartone ripiegato, ma la copertura in alluminio le consente di aumentare la temperatura delle vivande come se fosse un fornello portatile. Dieci minuti di pazienza e la pasta o la pizza che arrivano dalla propria cucina ritrovano calore e croccantezza. Un po’ più di tempo e anche la fiorentina o l’arrosto ritrovano gusto e sapore. Perché il vantaggio di questo innovativo scaldavivande eco-sostenibile è di non avere limitazioni all’utilizzo, giornate limpide a parte. L’unica operazione richiesta è di procurarsi gli appositi sacchetti di carta in cui avvolgere preventivamente gli alimenti, sacchetti che si trovano in tutti i supermercati.
L’idea dei due progettisti, Chiara Filios e Arnaldo Arnaldi, ha riscosso tanta curiosità da spingerli a mettere subito in cantiere il primo stock di produzione.
A cui, c’è da immaginare, ne seguiranno parecchi altri.