La giovane tennista romagnola sta per affrontare la campionessa Šarapova nella finale del Roland Garros. Ma non dimentica la sua terra devastata dal terremoto
Si chiama Sara Errani, è nata in Emilia-Romagna (nata a Bologna e cresciuta in provincia di Ravenna), è giovane (classe 1987) e domani incontrerà quel “mostro” della Marija Šarapova nella finale del Roland Garros dopo essere riuscita a battere Samantha Stosur, favorita numero 6 del torneo. Questa ragazza concentra in sé tante cose: la voglia di provarci e di portare a compimento un sogno in un momento socio-economico che ai sogni lascia poco spazio, l’orgoglio di farcela contro tutte le aspettative e contro avversari più forti di lei, l’attenzione per la sua terra anche in un momento di tensione e grosso impegno atletico. Sara Errani non ha dimenticato la sua Emilia e ha dedicato le sue vittorie alle vittime del terremoto. La grande forza, la voglia di ricominciare, la schiettezza della sua gente le appartengono nel profondo. Lei è romagnola e la sua casa non è molto lontana dalle zone colpite nei giorni scorsi dal sisma. Per aiutare la gente di quelle zone sta pensando insieme alle sue colleghe a un’iniziativa per raccogliere dei fondi a sostegno di chi è rimasto senza casa e, spesso, senza lavoro. Un’idea è mettere all’asta magliette, completi, racchette, simboli di una coraggiosa corsa verso la vittoria ma anche di solidarietà.
Vai Sara!