Non ci vuole un genio per capire che una vita agiata fa bene alla salute più di una vita priva di stenti. Ora però c’è la conferma scientifica. Secondo uno studio effettuato dal gruppo di Jenny Tung dell’Università di Chicago e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, un ceto sociale superiore è in grado non solo di assicurare maggior benessere ma addirittura di modificare i geni, migliorando l’attività del sistema immunitario. Esperimenti condotti su alcune scimmie Rhesus di sesso femminile hanno infatti dimostrato che un miglioramento dello status sociale sarebbe capace di influenzare l’attività di alcuni geni, più precisamente di modificare in modo vantaggioso per la salute il comportamento di alcuni geni legati alle difese del corpo. Alcuni geni si spengono, altri si attivano, col risultato di una maggiore protezione immunitaria. Lo studio indica una correlazione così significativa tra status sociale e attività genetica che i ricercatori di Chicago sarebbero in grado di riconoscere con precisione quasi assoluta il livello sociale di una scimmia all’interno di un gruppo solo guardandone il DNA. L’obiettivo della ricerca è migliorare prospettive e qualità di vita anche negli esseri umani ma non sarà altrettanto facile trovare una soluzione scientifica per il miglioramento dello status sociale.
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