Wise Society : Il diesel è cancerogeno? L’OMS lancia l’allarme
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Il diesel è cancerogeno? L’OMS lancia l’allarme

di Francesca Tozzi
18 Giugno 2012

Secondo l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), che fa parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, i gas di scarico dei motori diesel causerebbero il tumore ai polmoni. Ma c'è chi non è d'accordo

Diesel Foto di Ibjorn/flickrI gas di scarico dei motori diesel causerebbero il tumore ai polmoni negli essere umani. La notizia, diffusa ufficialmente lo scorso 12 giugno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha suscitato non poche polemiche e preoccupazioni in un mercato come quello europeo dove le motorizzazioni diesel vanno molto bene e in alcuni casi godono di incentivi statali grazie alle basse emissioni di CO2. Solo in Italia nei primi mesi del 2012 sono state immatricolate 371.995 autovetture alimentate a gasolio. Ma l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), parte integrante della stessa OMS, ha detto la sua: i gas di scarico dei diesel entrano ufficialmente a far parte del gruppo 1 degli agenti cancerogeni per l’essere umano. Nel 1988 erano stati inseriti dalla stessa IARC nel gruppo 2 , tra le sostanze “presumibilmente” in grado di provocare il cancro. Ma gli studi epidemiologici successivi hanno confermato il rischio.

 Il dottor Christopher Portier, presidente del gruppo di lavoro IARC, ha sottolineato la necessità “che l’esposizione a questa miscela di prodotti chimici sia ridotta in tutto il mondo”. E al più presto visto che i cittadini sono esposti ad ampio raggio a questi scarichi emessi non solo dalle autovetture personali ma anche dai mezzi di trasporto pubblici e dai grandi generatori. Il Codacons conferma la necessità di ridurre le emissioni e considera l’annuncio dello IARC positivamente perché «ora le Procure della Repubblica potranno finalmente procedere contro i sindaci che non bloccano la circolazione dei veicoli e non prendono provvedimenti seri per scongiurare il superamento del valore limite di 50 µg/m3 di PM10, che per legge non andrebbe superato per più di 35 volte in un anno».

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