Mangiare sempre hamburger e patatine o rimpinzarsi di merendine e snack può dare al momento una sensazione di benessere ma alla lunga ci rende più esposti alla depressione. Secondo un recente studio degli scienziati dell’Università di Las Palmas e dell’Università di Granada, gli amanti del junk food, il cosidetto cibo spazzatura, hanno il 51% di probabilità in più di cadere in depressione rispetto a chi lo evita. La ricerca è stata condatta su un campione di 9.000 soggetti monitorati per 18 anni e pubblicata sulla rivista Public Health Nutrition.
Il campione monitorato presentava in realtà una conpresenza di fattori fra cui cattive abitudini non solo alimentari, superlavoro e scarsa attività fisica per cui è facile comprendere come il cibo spazzatura possa interferire con i neurotrasmettitori oltre che con il sistema metabolico. Detto questo, il legame tra dieta e distrurbi depressivi, che colpiscono oggi 121 milioni di persone in tutto il mondo, è ancora tutto da studiare. Nel dubbio meglio affidarsi alla dieta mediterranea, i cui benefici sono stati già ampiamente dimostrati.
