Wise Society : Gli orti sociali faranno Trieste più bella e più verde
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Gli orti sociali faranno Trieste più bella e più verde

di Francesca Tozzi
20 Febbraio 2012

Parte il progetto pilota del Comune di Trieste “Urbi et Horti”. L’Amministrazione comunale ha scelto una nuova politica per gli orti sociali urbani per far diventare Trieste una “città di qualità ambientale” che vuole affrontare in modo innovativo anche questioni generali quali la qualità dell’aria, la tutela del paesaggio e la dotazione di aree verdi, i limiti al consumo del suolo, la promozione del trasporto pubblico. Un progetto promosso dall’Associazione Bioest assieme a Italia Nostra FVG, AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), Rete di associazioni RES-rete di economia solidale FVG, Gogas La Tartaruga Staranzano, Zuf Trieste, Benkadi Staranzano, AIAS Trieste, Comitato Pace, Convivenza e Solidarietà Danilo Dolci, ANGLAT FVG, Italia Nostra sezione di Gorizia, con il sostegno del Comune di Trieste).

Urbi et horti rappresenta un cambiamento di rotta importante che vuole favorire la cultura della cura degli spazi verdi urbani. Un impegno concretizzato in un atto approvato ieri dalla Giunta che punta alla riqualificazione degli spazi verdi sui terreni comunali, spesso in aree marginali e degradate, grazie alla partecipazione dei cittadini e all’impegno socio-collettivo nell’ ‘agri-cura’ urbana. <<In questo modo si favorisce la socialità ma anche il recupero della manualità nelle attività di coltivazione degli orti urbani con progettazioni comuni e condivise dai cittadini – sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Elena Marchigiani – I possibili beneficiari di questa nuova politica di orti sociali urbani saranno gli anziani, le famiglie, le scuole, le associazioni, fondazioni, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, onlus. L’abbassamento dei canoni di locazione complessivi attualmente applicati deriverà da una riduzione delle superfici date in affitto e che si attesteranno su una dimensione media di 40 metri quadrati e non più su 500, come tutte le esperienze di orti sociali diffuse in ambito nazionale e internazionale>>.

Il progetto, della durata di un anno, è articolato in tre fasi. Inizialmente le associazioni e l’Amministrazione individueranno le aree verdi urbane e periurbane da destinare alle attività ortive che saranno messe a disposizione di chi le coltiva pur restando di proprietà dell’Ente. Si procederà quindi con la pubblicazione di un bando pubblico e la raccolta delle richieste. I criteri di assegnazione faranno riferimento al Regolamento, che indicherà la durata del rapporto, gli oneri a carico dei beneficiari e le modalità di fruizione e organizzazione delle aree. Nella fase successiva si procederà all’allestimento degli orti con metodo biologico, in cui gli agricoltori hanno come massima priorità la salute e coltivano le piante secondo una prospettiva olistica e sostenibile, utilizzando tecniche che tengono in considerazione anche il benessere di animali, piante, oltre agli esseri umani. Nell’ultima fase del progetto saranno valutati i risultati raggiunti con una relazione finale in prospettiva di creare una struttura di servizio stabile per il territorio.

Fonte: Comune di Trieste

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