«Entro il 2020 i donatori e le unità di sangue raccolto diminuiranno del 3%» E’ l’allarme che arriva da Fidas (federazione italiana donatori sangue) e da Censis. I dati sono frutto dello studio “La donazione del sangue alla luce dell’evoluzione demografica del Paese” presentata al Fatebenefratelli di Roma.
L’indagine ha preso in esame soprattutto i giovani, per valutare quale potrebbe essere lo scenario dei prossimi vent’anni. E le risposte non sono incoraggianti, in particolare per quel che riguarda il Mezzogiorno – che perderà il 5,3% di donatori – e le fasce di volontari di età più bassa.
A fare la differenza tra chi offre la proprio disponibilità e chi la nega, è anche lo stato occupazionale. Infatti risulta che chi resta senza lavoro non si senta in condizione di donare il sangue. A confermarlo, altre cifre: gli occupati rappresentano il 74,7 per cento del totale, mentre gli inattivi solo il 21 per cento.
Chi volesse andare ‘controcorrente’ e decidere di partecipare alle donazioni ematiche, può trovare tutte le informazioni nel sito www.fidas.it Molti ammalati ringrazieranno.