Wise Society : Politecnico di Losanna: un gioiello nel campus in nome della sostenibilità

Politecnico di Losanna: un gioiello nel campus in nome della sostenibilità

di di Marzia Gallo
27 Aprile 2010

Una struttura universitaria tecnologicamente molto avanzata. Con un'architettura fluida che favorisce i contatti sociali e rispetta al massimo l'ambiente. Benvenuti nel Rolex Learning Center, nato nel Politecnico di Losanna, a opera di un team di giapponesi

Rolex Learning Center

Rolex Learning Center di Losanna, Foto: Shutterstock

Semplicità estetica e complessità tecnica. E la rivoluzione del concetto di spazio, dedicato alla coesistenza tra studio e lavoro, è compiuta. Si chiama Rolex Learning Center ed è il nuovo edificio situato all’interno del campus dell’Epfl, il Politecnico federale di Losanna. La struttura, commissionata allo studio d’architettura giapponese SANAA (Sejima and Nishizawa and Associates), lo stesso che ha firmato il New Museum of Contemporary Art (New York), il padiglione estivo della Serpentine Gallery (Londra), il 21st Century Museum of Contemporary Art (Kanazawa) e il Louvre-Lens (Lens), è così interessante da aver attirato la curiosità di Wim Wenders. O, più semplicemente, è stato invitato a darle ulteriore lustro. Sta di fatto che il regista tedesco ha creato una video installazione in 3D durante la Biennale di Venezia di quest’anno, che dura dal 29 agosto al 21 novembre. Si chiama “If buildings could talk”, è prodotta dal Neue Road Movies col supporto di Rolex. Nella produzione dell’installazione è stata usata una macchina Canon e lente Zeiss.

 

Un luogo formativo, teatro di possibili scambi interdisciplinari e di socializzazione, con una biblioteca di 500mila volumi aperta a studenti e visitatori, una multimediale, sale riunioni, bar, ristoranti, laboratori e zone di studio dotate di connessione wi-fi. E per facilitare nuove forme di apprendimento e di interazione tra gli studenti è stato chiamato a rapporto anche il design. Tanto che la struttura è stata commissionata allo studio d’architettura giapponese SANAA (Sejima and Nishizawa and Associates), lo stesso che ha firmato il New Museum of Contemporary Art (New York), il padiglione estivo della Serpentine Gallery (Londra), il 21st Century Museum of Contemporary Art (Kanazawa) e il Louvre-Lens (Lens). Aperta ogni giorno dalle 7 alle 24, la struttura è innovativa anche nella concezione architettonica e nella forme: il tetto è curvo e nasconde gradinate, pendenze e patii, con aperture circolari e lunghi corridoi di vetrate. Sulla superficie di 20mila metri quadrati (oltre il doppio di un campo di calcio) le zone di studio sono quattro, per circa 900 universitari.

«Abbiamo immaginato un parco, uno spazio in cui le persone possono comunicare», spiega l’architetto Kayuyo Sejima. «I movimenti umani sono delle curve, degli spostamenti organici. Utilizzando linee rette, si creano degli incroci; grazie alle curve, il tipo di interazione è molto differente», aggiunge un altro architetto, Ryue Nishizawa. Secondo Patrick Aebischer, presidente dell’Epfl, questo approccio originale privilegia la ricerca cooperativa, l’interdisciplinarietà e i contatti sociali. In particolare, vengono stimolati gli incontri informali grazie ai quali è possibile «eliminare le barriere tra i diversi settori della conoscenza».

Rolex Learning Center-2

Interno di Rolex Learning Center, Foto: Shutterstock

Nel Rolex Learning Center nulla è lasciato al caso e tutto è studiato al millimetro. In nome della tecnologia più avanzata. La struttura, in acciaio, legno e cemento, è edificata su ponti ed è costituita da due conchiglie sostenute da undici archi: quella più piccola poggia su quattro archi lunghi 30-40 metri, quella più grande su sette archi di 55-90 metri. Trattandosi di una struttura unica, tutti gli elementi (tetto compreso) devono essere flessibili per gestire anche il più piccolo movimento.

Il centro è stato costruito prestando particolare attenzione al consumo energetico, secondo lo standard minergie: è ventilato da un sistema naturale controllato con cura e i doppi vetri e l’isolamento termico contribuiscono al risparmio energetico.

 

Il Politecnico di Losanna è dunque un luogo all’avanguardia sia nelle forme sia nell’apprendimento ed è, al contempo, accessibile a tutte le tasche. La struttura, infatti, è quella dei campus americani ma la differenza la fa il prezzo: studiare al Epfl costa 800 euro l’anno, esclusi vitto e alloggio. Un fatto reso possibile dalla presenza dei fondi messi a disposizione dal governo elvetico e dai numerosi sponsor, rigorosamente svizzeri. A cominciare da Rolex, il principale, che con il Politecnico di Losanna ha un rapporto di lunga data. Gli altri sono Nestlè, Logitech, Credit Suisse, Bouygues Construction, Novartis, Sicpa. Il Politecnico, quindi, è aperto a tutti ma è molto selettivo. Tanto che il secondo anno in genere gli iscritti sono dimezzati.

Le materie principali? Ingegneria, architettura, design e scienze umanistiche. La struttura è già utilizzata 11mila persone, tra i 4mila ricercatori e i 7mila studenti, provenienti da oltre cento paesi. Il campus di Losanna si sta estendendo rapidamente: oltre al Rolex Learning Center, il Epfl sta costruendo un albergo, un centro per congressi, degli alloggi destinati agli studenti e altri laboratori di ricerca.

 

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