Un’azienda italiana produce materiali per strade green. Gli ingredienti? Terra, acqua e composti bioedili. E propone per i giardini un’idea nata dal riciclo
Si fa presto a dire strada… un’invenzione dell’uomo come diretta conseguenza della ruota, per rendere maggiormente scorrevole e confortevole il tragitto. Le prime strade furono probabilmente invenzione dei Sumeri, circa cinquemila anni prima di Cristo. Bene, quello strato, perché di questo si tratta – una distesa compatta di materiale aggregato – ha avuto una certa evoluzione, arrivando all’odierno asfalto, che non è certo eco sostenibile, derivando dalla raffinazione del greggio.
Oggi, la necessità di alternative decisamente meno impattanti dell’utilizzo di prodotti fossili ha portato alla ricerca di nuove proposte. Una di queste è realizzata dall’italiana, Promotec con la sua gamma Terra Solida che comprende leganti e consolidanti ecocompatibili da miscelare con il terreno presente sul posto o con inerti terrosi provenienti da cava, utilizzati per la costruzione di pavimentazioni realizzate in terra stabilizzata. Dalle piste ciclopedonali ai sistemi viabilistici in aree soggette a vincolo storico, culturale e paesaggistico, le possibilità di realizzare una pavimentazione “bio” in terra stabilizzata sono davvero molte.
MATERIE PRIME NATURALI – La strada in Terra Solida è formata da terreno naturale, acqua e due composti dell’azienda, entrambi rigorosamente green: uno è lo specifico composto bioedile (Stabilsana) costituito da una miscela di sali minerali allo stato solido che svolge azione di stabilizzante. Viene poi la miscela legante-consolidante a base di ossidi inorganici (Stabilsoid 20.15), specifica per gli interventi di stabilizzazione di inerti terrosi. La creazione della strada avviene innanzitutto con la miscela a secco tra la terra e il legante-consolidante. Una volta pronta, si unisce l’acqua a cui va aggiunto il composto stabilizzante, si mescola e si arriva alla stesa, alla successiva rullatura e alla maturazione con telo protettivo.
VANTAGGI DELLA SCELTA – Ma l’adozione di Terra Solida non è solo una questione che avvantaggia l’ambiente: da prove di laboratorio, infatti, si evidenzia una maggiore solidità rispetto a leganti tradizionali, l’immediata praticabilità rispetto a una stesa classica (da 30 giorni a 7 giorni), la durevolezza e la maggiore economicità. Infatti, l’uso di inerti locali sapientemente abbinato alla giusta metodologia di stesa, consente di ridurre gli spessori della pavimentazione, risparmiando sui costi esecutivi. Inoltre, minore impiego di mezzi e di materiali aiutano a ridurre le emissioni in atmosfera. C’è poi anche il fattore estetico di privilegiare il colore della strada come la terra naturale. Infine, il prodotto è totalmente riciclabile.
DAL RICICLO AL PRATO – Sempre della stessa azienda è Garden Grid, griglia salvaprato in plastica 100% riciclata, una alternativa “verde” ai metodi tipici di stabilizzazione del terreno come i cubetti in pietra. Rivela importanti caratteristiche di drenaggio, permettendo all’acqua di infiltrarsi nel terreno. Su pendenze particolarmente pronunciate c’è anche la possibilità di ancorarli con un sistema sempre realizzato in plastica riciclata. Una volta messa a terra la si può riempire con erba o con un aggregato decorativo, entrambi ecologici.