Il nuovo insediamento Stöckacker Süd, alla periferia di Berna, è uno dei 9 dello Stato certificati dal Politecnico di Zurigo a basso consumo energetico
C’è un progetto che prevede, entro il prossimo anno, la costruzione in Svizzera di tre grandi edifici per un totale di 146 appartamenti. Un progetto di quelli che, sulla carta, sembrerebbe uguale a tanti altri. Se non fosse che, secondo le notizie riportate da Swissinfo.ch, il nuovo complesso abitativo Stöckacker Süd, nella periferia di Berna, sarà uno dei primi prototipi di aree abitative a bassissimo consumo energetico (ne esistono altri due già completati Village Rösslimatt a Lucerna e Erlenmatt West a Basilea).
Gli edifici di Stöckacker Süd, costruiti con cemento riciclato e perfettamente isolati, corrispondono infatti, agli standard Minergia-P-Eco che garantiscono massima efficienza energetica, ottima illuminazione naturale, spazi interni privi di sostanze inquinanti e un basso carico di radiazioni. Il quartiere sarà, quindi, uno dei primi a rispondere al modello di una società a 2000 watt per persona: un modello, messo a punto dal Politecnico di Zurigo, che mira a soddisfare l’esigenza mondiale di limitare l’aumento della temperatura globale a non più di 1,5 – 2 gradi entro il 2100. Impegno ribadito durante la Conferenza internazionale sul clima di Parigi con i 195 paesi partecipanti che hanno raggiunto un accordo per un impiego sostenibile delle risorse e delle fonti energetiche. Il calmieramento dell’innalzamento della temperatura globale potrà essere raggiunto solo riducendo le emissioni pro capite di CO2 a meno di 1 tonnellata all’anno, che corrispondono a un consumo di 2000 watt, 17.500 kilowattora di elettricità o di 1700 litri di petrolio.
Secondo Swissinfo, Stöckacker Süd figura tra i nove complessi abitativi in Svizzera che hanno già ottenuto il certificato Aree 2000 watt, attribuito dall’associazione Città dell’energia (istituita dall’Ufficio federale dell’energia per promuovere le energie rinnovabili e un impiego sostenibile delle risorse nei Comuni svizzeri). Il certificato si ispira, appunto, al modello di società a 2000 watt elaborato dal Politecnico di Zurigo. Detto in soldoni, si tratterebbe, nella pratica, di tornare a una potenza per persona che in Svizzera era la norma negli anni ’60. Certo, anche nella virtuosissima Svizzera, l’obiettivo è ancora lontano, se si pensa che al momento solo il 2% della popolazione vive con meno di 2000 watt (la media per persona è di oltre 5000 watt), e sono nove gli insediamenti in sette città – Zurigo, Basilea, Berna, Lucerna, Lenzburg, Kriens e Prilly/Renens – che hanno ottenuto il certificato. Ma gli svizzeri, per i quali l’obiettivo è diventato in un punto di riferimento, stanno tracciando una via virtuosissima, che può essere un modello per tutti.
Tornando al quartiere di Stöckacker Süd della capitale svizzera, gli edifici saranno provvisti di pannelli solari e pompe a calore per assicurare il riscaldamento e l’acqua calda. Ovviamente, i futuri residenti dovranno accettare alcune restrizioni: lo spazio abitativo non dovrebbe superare 60 metri quadri per persona e vi saranno, in tutto, appena 27 posteggi per automobili, di cui solo 15 potranno essere riservati (con priorità alle persone disabili). Una questione, quella delle auto, che però rientra anche in un modello di mobilità sostenibile visto che il complesso dista solo pochi metri dalle fermate dei trasporti pubblici e disporrà di 510 posti bici. Restrizioni che non hanno, però, scoraggiato gli acquirenti visto che, secondo gli immobiliaristi, le domande superano le disponibilità. Segno tangibile che la Svizzera è già sulla giusta strada. La speranza è che questa voglia di cambiamento possa presto contagiare anche il nostro Paese.