Wise Society : Progetto Tecla: la casa stampata in 3D con la terra cruda

Progetto Tecla: la casa stampata in 3D con la terra cruda

di Andrea Ballocchi
16 Novembre 2019

Si chiama Tecla ed è stato realizzato da Mario Cucinella: é il primo progetto di habitat interamente stampato in 3D ed è sostenibile ed equo

Prende spunto dalla natura e dalla letteratura Tecla, il primo habitat interamente stampato in 3D utilizzando esclusivamente la terra cruda reperibile sul luogo di costruzione. È un progetto nato dalla collaborazione tra MCA – Mario Cucinella Architects e l’azienda italiana Wasp, specializzata in soluzioni a stampa 3D. Si tratta di un nuovo modello circolare di abitazione interamente creata con materiali riutilizzabili e riciclabili, raccolti dal terreno locale.

È un’idea che trae ispirazione dalla vespa vasaia e da Italo Calvino: il nome del progetto s’ispira, infatti, a una delle città immaginarie descritte dallo scrittore nel romanzo “Le città invisibili”, rappresentando il tentativo di entrambe le aziende di combinare l’innovazione tecnologica con il rispetto dell’ambiente e di comprendere i processi naturali.

Non è una scelta snob né controcorrente, ma l’espressione di una tendenza di mercato che si preannuncia in crescita esponenziale: secondo le previsioni di SmarTech, il valore di mercato relativo all’industria delle costruzioni in 3D passerà da 70 milioni di dollari del 2017 a 40 miliardi del 2027.

Stampa 3d con terra cruda

Foto MCA – Mario Cucinella Architects

Tecla: cos’è e quali sono i suoi obiettivi

Tecla nasce da un disegno dello studio Mario Cucinella Architects, mentre la parte d’ingegnerizzazione e costruzione la segue WASP.  Sarà il primo habitat interamente stampato in 3D utilizzando solo terra cruda, materiale biodegradabile e riciclabile a km zero. L’habitat sarà pensato in linea con i principi dell’economia circolare: interamente creato con materiali riutilizzabili e riciclabili, eviterà qualsiasi forma di scarto. Inoltre è progettato per adattarsi a molteplici condizioni ambientali e l’intero processo potrà essere realizzato e auto-prodotto grazie al supporto tecnologico in dotazione.

La finalità per cui nasce unisce i principi di sostenibilità ambientale a quella sociale: dare a tutti la possibilità a tutti di avere una casa. Stando ai dati presentati dall’ONU, la popolazione mondiale passerà dai 7,6 miliardi del 2017 a 11,2 miliardi nel 2100 e che già nel 2030 circa 5 miliardi di persone vivranno nelle città. Servono quindi nuovi modelli abitativi e urbani e Tecla vuole rispondere a questo fine, proponendosi come alternativa innovativa nel segno dell’edilizia eco-sostenibile usando il materiale costruttivo più antico al mondo.

Una casa per tutti

Il progetto è nato come risposta dalla crescente necessità di trovare case per una popolazione sempre più in aumento. Da una ricerca condotta e focalizzata sulle soluzioni costruttive è emersa l’esigenza di un involucro edilizio altamente flessibile, con doti di resilienza ed elevata efficienza energetica. La collaborazione tra MC A e WASP è stata supportata da Mapei, specializzata in materiali edili, che ha analizzato la terra cruda e i componenti base per perfezionare la miscela impiegata in fase di stampa.

Tra i partner c’è anche RiceHouse che ha fornito consulenza tecnica in materia di materiali naturali provenienti dagli scarti della coltivazione del riso, impiegati per garantire comfort interno e isolamento termico e acustico ottimali. Entrato in fase di costruzione lo scorso settembre, il progetto e il suo prototipo – realizzato a Massa Lombarda (Ravenna) – si prevede verrà concluso all’inizio del 2020.

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