Come cambiano le cantine. Che oggi sono diventate sempre di più veri e propri luoghi di design
Cantina Petra di Suvereto Foto: Shutterstock
Se il vino è cultura, va da sé che lo sono anche i luoghi in cui viene prodotto: oggi le cantine sono disegnate da architetti e designer, ospitano esposizioni, eventi, sfilate e perché no i turisti che desiderano degustare le specialità del posto e trascorrervi la notte. Una struttura cubica di vetro accoglie i visitatori delle cantine Ceretto di Castiglione Falletto (Cn) e la Cappella del Barolo, opera di David Tremlett e Sol LeWitt, spicca per i suoi colori sgargianti fra i filari. Di grande effetto è anche la cantina Petra di Suvereto (Li) disegnata da Mario Botta: un imponente cilindro di pietra rossiccia che si impone fra il blu del mare e il verde della Maremma. Notevole anche la nuova cantina nella tenuta Il Borro dei Ferragamo vicino ad Arezzo mentre nel Chianti la cantina di Badia a Coltibuono a Gaiole, ricavata in un’antica abbazia di sapore rinascimentale, ospita il primo wine resort italiano. Avveniristico è invece il look della distilleria Nardini per cui Massimiliano Fuksas ha realizzato uno spazio eventi articolato in due navicelle spaziali in vetro. Senza dimenticare l’opera creativa di Gavino Sanna che, dopo essersi occupato come pubblicitario di aziende del calibro di Zonin e Berlucchi, ha deciso di realizzare le Cantine Mesa nelle valli di Sant’Anna Arresi: fra le peculiarità, i motivi stilizzati dei tappeti sardi riportati nelle etichette dei vini e sulla facciata che si trasforma così in un arazzo visibile da lontano.
