Wise Society : La formazione nell’edilizia green per rilanciare l’economia

La formazione nell’edilizia green per rilanciare l’economia

di Andrea Ballocchi
1 Febbraio 2016

Con il progetto Bricks, coordinato dall’Enea, in arrivo un modello unico e certificato di formazione con benefici in termini anche economici e ambientali

Fare formazione nel settore edile in tema di efficienza energetica e di sostenibilità è un’opportunità che coinvolge potenzialmente circa tre milioni di persone. Una possibilità in grado di rilanciare l’economia, risparmiare energia e creare occupazione. Come? Attraverso Bricks (acronimo di Building refurbishment with increased competences, knowledge and skills, ossia costruire e ristrutturare mediante l’aumento delle competenze, abilità e conoscenze). Si tratta di un progetto europeo che fa parte dell’iniziativa strategica Build Up Skills – Pillar II co-finanziato dal programma europeo Intelligent Energy Europe (Iee), coordinata dall’Enea cui partecipano 15 organismi nazionali e più di 40 partner associati, tra i quali due Ministeri e diverse Regioni e Province autonome.

L’obiettivo del progetto è di gettare le basi per diffondere un modello di certificazione delle competenze acquisite che «costituisca un unico sistema nazionale di qualifica allineato al resto dell’Europa», segnala in una nota la stessa Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, che afferma che, grazie a Bricks, è possibile creare «un sistema nazionale unico di formazione professionale che superi le differenze regionali per qualificare all’edilizia green tre milioni di addetti in Italia entro il 2020».

Nel sito web del progetto si evidenzia come in Italia si scontino lacune significative, in particolare nell’edilizia, avendo a che fare con un numero elevato di lavoratori che non ha frequentato corsi di formazione formale e con una scarsa qualità della formazione professionale e dell’innovazione specialmente rispetto alle risorse umane, oltre a contare su un sistema formativo poco aggiornato. Tutto ciò pone il nostro Paese a livelli molto bassi nelle classifiche europee.

Grazie a Bricks si potrebbero aprire scenari interessanti: dalla creazione di un “marchio di qualità” per le aziende che impiegheranno personale qualificato alla definizione di nuove figure professionali in campo energetico, quali installatori di sistemi di isolamento termico a cappotto, di impianti geotermici a pompa di calore e di sistemi domotici, auditor energetici e formatori d’aula e di cantiere. «Proprio queste ultime due figure sono particolarmente innovative, spiega Anna Moreno, la coordinatrice del progetto per Enea, in particolare «il ruolo del formatore di cantiere è strategico perché si porta la scuola ovvero l’opportunità formativa direttamente sul luogo di lavoro edile», con la possibilità di fare formazione… sul campo.

La maggiore opportunità del progetto è «che se viene implementata in modo completo possono vincere tutti: l’amministrazione pubblica risparmia soldi nella gestione del proprio patrimonio (scuole, ospedali ecc.) – spiega Moreno – I cittadini possono contare su un minore inquinamento in termini di emissioni di CO2; le aziende hanno la possibilità di godere di maggiori opportunità di lavoro, sbloccando dei fondi tali da far ripartire il volano dell’economia; ma soprattutto tutto ciò che deriva dal risparmio energetico sono soldi che rimangono in Italia, sfruttati opportunamente nel mercato produttivo nazionale invece che essere impiegati nell’acquisto di gas e petrolio».

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