Wise Society : In fatto di sostenibilità il prefabbricato in legno sfida il mattone

In fatto di sostenibilità il prefabbricato in legno sfida il mattone

di di Sebastiano Guanziroli
8 Febbraio 2011

Un'abitazione di design pronta in poche settimane. Antisismica, a basso consumo, con materiali naturali e certificati e a cifre concorrenziali. Un sogno? No, sono i vantaggi delle nuove case prefabbricate in legno. Che uniscono alte prestazioni all'attenzione per l'ambiente e al nostro benessere

È il più antico materiale da costruzione del mondo che sta rivoluzionando il nostro modo di costruire case: il legno, vero pilastro del sistema di costruzione prefabbricato. Dimentichiamo le casette di dimensioni ridotte e simili a baracche che ancora fanno parte del luogo comune richiamato dalla parola “prefabbricato”. Oggi questo termine è sinonimo di altissima qualità costruttiva, di massimo risparmio energetico, di sicurezza. E dunque, anche in fatto di sostenibilità, questo materiale “antico” è in grado di sfidare il mattone.

 

Quella del prefabbricato è una storia che inizia da lontano, addirittura nel dodicesimo secolo, e arriva fino al movimento dell’architettura Bauhaus, il cui fondatore Walter Gropius presentò già 1927 all’Expo di Stoccarda alcune case pronte per il montaggio. Una storia di grande tradizione in paesi come Germania e Austria, dove nel 1910 venne presentata la prima casa unifamiliare, ancora oggi funzionale, che negli anni recenti sta prendendo spazio anche in Italia. Le aziende costruttrici parlano di contagio: basta costruire una casa prefabbricata in legno in un’area, e nel giro di un anno ne saranno sorte almeno altre tre. È il principio del “vedere per credere”: l’informazione è ancora poca, i luoghi comuni duri a morire, ma quando si vede completare e abitare una casa in poche settimane e si può toccarne con mano la qualità, la prospettiva cambia radicalmente.

 

Ma cos’è una casa prefabbricata? È un edificio con un sistema di costruzione composto da una struttura portante in legno, che viene preparata in uno stabilimento e successivamente assemblata in cantiere. L’interno delle pareti viene riempito con materiali isolanti ed esternamente rivestito con pannelli. La superficie esterna della casa può essere lasciata con il legno a vista oppure intonacata, rendendola sostanzialmente indistinguibile da una in classica muratura. Rispondendo alla domanda che sorge circa la durata nel tempo del legno, il responsabile per l’Italia dell’azienda austriaca Vario-Haus, Gunther Pallweber, non ha dubbi: «Il prefabbricato è un investimento per il futuro. Le case in legno tra 20 anni saranno ancora all’avanguardia per bassi consumi e qualità abitativa, mentre saranno obsolete quelle costruite oggi in muratura e con materiali poco innovativi. L’università di Lipsia ha fatto studi che dimostrano che, a parità di manutenzione, la durata tecnica delle costruzioni in legno può superare parecchi secoli, perché queste devono superare rigidi controlli e certificazioni e perché vengono assemblate con grandissima cura e nelle condizioni ottimali dello stabilimento industriale». Una cura che è difficile trovare nei cantieri di oggi.

 

Le tecniche di costruzione e isolamento sono diverse e differenti, ma accomunate da caratteristiche comuni. Innanzitutto i tempi di realizzazione estremamente ridotti e definiti – solitamente poche settimane di cantiere – con spese ridotte per i relativi noleggi, permessi e la direzione lavori. Costi che sono altrettanto precisi e trasparenti: nessuna sorpresa rispetto al preventivo, perché i materiali da usare sono quantificabili fin dall’inizio e perché in cantiere le procedure di lavoro sono standardizzate. Anche i costi di gestione di medio e lungo periodo sono ridotti: le case in legno stanno in classi di certificazione energetica molto alte, i consumi per riscaldamento e raffrescamento sono bassissimi. Lo stesso vale per l’isolamento acustico e per l’umidità, che aiutano a rendere l’ambiente domestico sano, salubre e più naturale, evitando l’uso di materie prime trattate chimicamente. E infine la sicurezza, che si traduce in alti valori anti-incendio e in antisismicità: tutte le case hanno la certificazione antisismica grazie alla leggerezza e alla duttilità del legno, che permettono una dissipazione delle onde dei terremoti più efficace del cemento. Prefabbricazione non significa solo legno. Nella prefabbricazione leggera in cemento i muri sono costruiti in cemento alleggerito, realizzati in fabbrica ed assemblati velocemente in cantiere. Le pareti incorporano le strutture portanti in acciaio o cemento. Una tecnica con cui vengono costruite case oltre i tre piani di altezza.

 

La prefabbricazione, in legno e non, permette una grande flessibilità e varietà: il compratore può costruire su progetti già realizzati in serie, può personalizzarli modificandoli in parte, oppure presentarne uno proprio. Anzi, è proprio quest’ultima la soluzione più comune. Scorrendo le fotografie visibili sui siti dei produttori ci si rende facilmente conto di quanto l’unico limite sia posto solo dalla fantasia: ci sono sì le classiche case in legno in stile nord europeo o di montagna, ma insieme ad altre delle più svariate forme, dimensioni e stili, dalla villa in riva al mare dal gusto mediterraneo alle villette a schiera in stile moderno e minimale. Alla domanda sui prezzi, dall’azienda costruttrice Huf Haus sottolineano: «La risposta è tutt’altro che semplice. Realizziamo prefabbricati su misura per il cliente, che si adattano a tutte le sue esigenze, ai suoi gusti e ai suoi desideri. Ci sono talmente tanti fattori che influenzano il prezzo…». Però, se confrontate con case in muratura di pari livello qualitativo e prestazione energetica, le prefabbricate permettono un risparmio che va dal 10 al 30 percento. Gli italiani sono molto affezionati al “mattone”, ma questo nuovo concorrente sembra essere molto seucente.

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