Wise Society : Nasce Fashion for Good, primo museo della moda sostenibile

Nasce Fashion for Good, primo museo della moda sostenibile

di Maria Enza Giannetto/Nabu
29 Ottobre 2018

Inaugurato il 5 ottobre al Rokin 10 di Amsterdam, il museo interattivo intende mostrare ai visitatori le innovazioni del settore della moda e coinvolgerli in un cambiamento sostenibile

Si chiama Fashion For Good ed è il primo museo della moda sostenibile al mondo. Inaugurato il 5 ottobre al Rokin 10 di Amsterdam, il museo rappresenta un’esperienza unica capace di stimolare i visitatori a diventare consapevoli e magari agire concretamente. Si tratta di un museo interattivo che, attraverso un percorso pensato in cinque step (Considera, Scegli, Usa, Riutilizza, Agisci), intende mostrare ai visitatori le innovazioni del settore della moda.

Il museo è stato progettato dallo studio Local Projectsm. I visitatori possono compiere concretamente 33 azioni diverse e custodirle virtualmente nei bracciali che ricevono all’entrata. Si tratta di un braccialetto di identificazione a radiofrequenza (RFID) in plastica riciclata da indossare durante l’experience e che agisce in diversi modi, interagendo con schermi su cui scorrono dati relativi all’inquinamento prodotto dalla moda,sulle nuove tendenze, sulla sostenibilità. Alla fine del tour museale, i visitatori possono rivedere le azioni che hanno scansionato e utilizzare le informazioni raccolte per creare un proprio “piano di abbigliamento sostenibile.”
Qualche esempio di queste azioni? Si può decidere di non acquistare vestiti per lunghi periodi e magari ricorrere al baratto o al riutilizzo, oppure per i trenta giorni seguenti, prestare i propri vestiti, nonché lavare i panni a 30 gradi anziché 40.

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Il Fashion For Good ed è il primo museo della moda sostenibile al mondo e rappresenta un’esperienza unica capace di stimolare i visitatori a diventare consapevoli, Foto: ©Presstigieux

Ovviamente, anche nella realizzazione dell’edificio, il museo ha cercato materiali green, progettati per più di un uso, riciclati e riciclabili. Le esposizioni, ad esempio, vengono illuminate dalla luce solare naturale consentendo così di ridurre l’uso dell’elettricità. Anche gli spazi di co-working e meeting sono arredati con mobili di seconda mano e noleggiati per mostrare vari modelli di approvvigionamento che contribuiscono a un’economia sostenibile.

Nel museo Fashion for good, inoltre, si trovano innovazioni interattive che spingono il visitatore a mettere in gioco la propria creatività. Nel Design  Studio, ad esempio, il visitatore può immaginare e progettare la più sostenibile delle t-shirt disponibile a oggi: la Cradle  to  Cradle  Certified™  GOLD  T-shirt.
Nello spazio principale, i visitatori possono anche vedere i vestiti sostenibili realizzati da Kings of Indigo, Ecoalf, Insane in The Rain, Adidas x Parley, Karün, Ms. Bay, nonché la designer Stella McCartney, ambasciatrice ufficiale del museo insieme ad Arizona Muse e Lily Cole.
Anche lo shop del museo, seguendo il concept del luogo, offre solo articoli certificati sostenibili. Il tema delle collezioni in vendita cambierà ogni tre mesi: al momento il focus è sul ruolo dell’acqua nella moda.
Il sogno degli organizzatori è, comunque, quello di trasformare l’esperienza in una mostra itinerante, per coinvolgere visitatori in tutto il mondo.

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