Un'azienda californiana riutilizza pezzi di aerei civili e militari per farne oggetti di interior design utili e funzionali
Ogni anno sono circa 450 gli aeroplani che vengono dismessi, pensionati per raggiunti limiti di età o per eccessivo numero di chilometri e voli effettuati. Si calcola che entro il 2020 altri 12.500 velivoli militari e civili si aggiungeranno alle liste. Ma che fine fanno? Dove vanno a finire tutte quelle tonnellate di materiali? Secondo la Aircraft Fleet Recycling Association -l’associazione americana che si occupa con le sue best practises del riciclaggio di un terzo degli aerei dismessi in tutto il mondo- vengono smontati producendo 30.000 tonnellate di alluminio e 1800 tonnellate di altri metalli pregiati. Ma lunghe e costose sono le procedure di smontaggio che possono durare anche mesi.
E così la MotoArt, un’azienda californiana di design, ha avuto una grande idea: dopo aver convertito le Mk-81, le bombe della guerra in Vietnam, in moderni tavolini, ora ci riprova con i pezzi degli aerei.
Utilizzando code di B-25s e c-119s militari in azione durante la seconda guerra mondiale e in Vietnam e fusoliere di velivoli passeggeri Dc-9, i creativi della Moto Art hanno dato vita ad una gamma di prodotti di interior design. Ed ecco il Mile High Bed, un letto matrimoniale realizzato con due stabilizzatori posteriori di un Dc-9 e un’ala sinistra di un C-130 lucidati e sabbiati. Oppure the Bar Credenza, un fantastico mobile bar con due frigoriferi di alluminio collocati alle estremità e uniti da pezzi di freni.
Per non parlare di tutta la linea di scrivanie da ufficio fatte con la fusoliera di un jumbo jet o con il timone di un C-119 che ne fanno intravvedere lo scheletro. O infine il tavolo conferenza da 12 posti ricavato dalla carlinga di un Boeing 747 a cui è stato appoggiato un cristallo circolare.