Il meglio dei regolamenti edilizi dei Comuni italiani per un’azione concreta contro i cambiamenti climatici. La proposta di Legambiente per un'edilizia sostenibile.
Che caratteristiche deve avere la casa ideale? Comfort, eleganza e funzionalità, certo. Ma anche ecosostenibilità. Un casa che rispetti l’ambiente, che non sprechi energia e consenta di pagare bollette non troppo salate. Quindi una casa progettata e costruita in modo tale da avere bisogno di una ridotta quantità di energia sia per il riscaldamento sia per il rinfrescamento. E questa energia deve provenire da fonti rinnovabili per favorire un concreto risparmio economico e energetico e la riduzione dell’emissione di gas climalteranti.
E com’è possibile realizzare questa casa? Attraverso l’assunzione delle migliori norme dei Regolamenti edilizi adottati in Italia. Alla vigilia del settimo anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, Legambiente lancia il Regolamento edilizio d’Italia e invita le amministrazioni comunali a dotarsi del “regolamento per eccellenza”, realizzato, appunto, selezionando le migliori norme di tutti i regolamenti edilizi comunali, perché il settore delle abitazioni è proprio uno dei principali responsabili dei consumi energetici italiani e dell’aumento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
La casa ideale quindi, seguirà la norma per l’isolamento termico di Collegno (To) e Oristano, monterà i serramenti come richiesto da Bassano del Grappa (Vi), integrerà le fonti rinnovabili come indicato dalle amministrazioni dell’Emilia-Romagna, Lignano Sabbiadoro (UD), Brembate di Sopra (BG), Rovello Porro (CO), Falconara Marittima (AN) e Monopoli (BA); l’efficienza energetica e la contabilizzazione del calore saranno come richiesto da Novi di Modena (MO), Divignano (NO), Guidonia Montecelio (RM) e Castel Maggiore (BO); l’orientamento e la schermatura degli edifici si rifaranno alla norma di Bergamo e dei Comuni dell’Empolese-Val d’Elsa (PI-FI); i materiali da costruzione saranno quelli indicati dal regolamento di Lignano Sabbiadoro (UD) e dai Comuni della Bassa Romagna (RA); il risparmio idrico e il recupero delle acque meteoriche si baserà sul modello dei Comuni del Meratese (LC) e di Caneva (PN); per l’isolamento acustico andremo a copiare la norma di Bareggio (MI); per la permeabilità dei suoli citeremo Bolzano, mentre per la certificazione energetica sarà Udine a dettare legge.
<<La proposta che vogliamo rivolgere alle amministrazioni comunali – ha dichiarato il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini – è di guardare a queste realtà e di copiare bene. Abbiamo messo assieme, infatti, il meglio di quello che si può trovare nei regolamenti edilizi italiani perché edifici ristrutturati o costruiti in questo modo possono arrivare concretamente ad azzerare i consumi energetici, a ridurre sensibilmente i consumi idrici migliorando il comfort degli spazi pubblici e nelle abitazioni. E nei Comuni dove questa strada è già oggi stata intrapresa è cresciuta non solo la consapevolezza di come queste innovazioni migliorino la qualità del costruire, ma anche quanto queste nuove tecniche permettano di accrescere competenze, di creare lavoro, oltre a realizzare edifici sostenibili con un costo che incide pochissimo sul prezzo di vendita finale>>.