Wise Society : Wwf, i ghiacciai italiani potrebbero sciogliersi entro il 2100

Wwf, i ghiacciai italiani potrebbero sciogliersi entro il 2100

di Ilaria Lucchetti
12 Ottobre 2012

L'associazione ambientalista lancia un nuovo allarme sul destino delle nostre montagne

Già ridotti del 54% dal 1850, secondo alcuni scienziati i ghiacciai alpini potrebbero sciogliersi ancora molto, fino a sopravvivere in una percentuale minima – dal 4 al 18% – della superficie esistente nel 2003. Quelli italiani, che si trovano in una situazione ancora peggiore, rischiano di scomparire del tutto entro la fine del prossimo secolo a causa dei cambiamenti climatici in atto. In particolare, a essere in pericolo è tutta la parte glaciale che si trova a quote inferiori ai 3500 metri di altitudine. Mentre per quanto riguarda  lo stato dei fiumi alpini, la situazione è ancora peggiore: già oggi il 90% è degradato irrimediabilmente per colpa dei comportamenti umani.

Gli studi, che riaccendono l’attenzione sul futuro delle montagne di alta quota, sono stati pubblicati nel dossier “Wwf Alpi: tetto d’Europa al sicuro“, presentato in vista della terza edizione di “Biodiversamente: il Festival dell’Ecoscienza”, weekend di scienza e natura in programma il 27 e 28 ottobre.

Ma prossimamente ci sarà un altro, importante, evento per la tutela di questo ecosistema. Infatti nel biennio 2013-2014 l’Italia presiederà la Convenzione delle Alpi, il trattato internazionale che dal 1991 riunisce tutti i Paesi che affacciano sulla catena montuosa per salvaguardare e promuovere uno sviluppo sostenibile dell’area, anche a tutela delle comunità locali.

Le Alpi rappresentano uno degli habitat naturali strategici per la biodiversità europea, oltre a essere una delle dorsali più popolate e sfruttate del pianeta: 1200 chilometri da Nizza a Vienna, 191 mila chilometri quadrati attraverso otto Paesi, da cui nascono i principali fiumi del continente come il Reno, il Danubio, il Po e il Rodano. Un patrimonio ambientale immenso in cui si sono sviluppate infinite varietà di specie animali come i lupi, gli orsi bruni, gli stambecchi e le linci, oltre a più di 10 mila colture vegetali.

Per queste ragioni è fondamentale contribuire come si può a proteggere l’ecosistema montano. E proprio in tale direzione il Wwf ha messo online da oggi la nuova piattaforma interamente dedicata alla salvaguardia della catena montuosa. Adesso che si avvicina la stagione invernale potrebbe essere il momento giusto per imparare ad approcciare in modo corretto le cime che ci circondano e per contribuire concretamente all’attività dell’associazione ambientalista.

 

 

 

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