Wise Society : Usiamo il sole per rendere più sostenibile il nostro quotidiano

Usiamo il sole per rendere più sostenibile il nostro quotidiano

di Francesca Tozzi
19 Giugno 2013

L'Italia è il secondo Paese per capacità fotovoltaica totale ma può fare di più sfruttando le tecnologie a disposizione per utilizzare l'energia solare in svariati ambiti. Per riscaldare, lavare, cucinare, illuminare il giardino e ricaricare l'auto elettrica

Il nostro futuro è affidato alle energie rinnovabili, in particolare alle fonti inesauribili di energia come quella solare. Questa, al di là degli interessi delle lobby e dell’attuale situazione dei consumi, è ormai una consapevolezza diffusa. L’Europa è in prima linea nella lotta contro i cambiamenti climatici e l’esaurimento delle risorse energetiche. Almeno sulla carta. Il Consiglio d’Europa nel 2007 si è posto tre ambiziosi obiettivi entro il 2020 riassumibili in una formula di tre numeri: -20, +20, -20, ovvero -20% di riduzione dei gas serra rispetto al 1990; +20% di incremento delle energie rinnovabili per gli usi finali d’energia; – 20% di riduzione dei consumi attraverso l’efficienza energetica.

La Direttiva 2009/28/CE definisce gli obiettivi dei singoli Stati. L’Italia deve aumentare del 17% la produzione di energia verde rispetto al 2005 e diminuire del 13% le emissioni rispetto al 2005. L’inottemperanza di questi due punti comporterà delle sanzioni amministrative per lo Stato italiano e un’aggiunta di carico di tasse per i cittadini. Tasse di cui non abbiamo certo bisogno. Il Nord Europa, in particolare la città di Amburgo – che nel 2011 si è aggiudicata il Premio European Green Capital della Commissione Europea e che si è posta ora l’obiettivo di ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2020 e dell’80% entro il 2050 – dimostra come la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica siano due possibili vie per uscire dalla crisi economica nella quale siamo intrappolati. Ma noi a che punto siamo?

Energia solare: la situazione in Italia

Secondo i dati forniti da Terna, la società responsabile della distribuzione dell’energia su tutto il territorio nazionale, nell’aprile 2013 il 40,2% della produzione nazionale d’energia è derivata da fonti rinnovabili. E il fotovoltaico ha fornito il 10% dell’energia prodotta in tutto l’arco del mese. Sempre ad aprile l’energia elettrica richiesta in Italia – pari a 24,3 miliardi di kWh – ha fatto registrare una flessione dell’1,8% rispetto all’aprile dello scorso anno. Alla fine del 2012 erano in esercizio 478.331 impianti fotovoltaici per una potenza installata di 16.420 MG (megawatt). Il Gse, Gestore dei Servizi Elettrici, evidenzia che in Europa l’Italia è il secondo Paese per capacità fotovoltaica totale (16.420 MW), preceduta solo dalla Germania (32.278 MW).

«L’attenzione verso l’energia solare e i suoi possibili utilizzi si è sviluppata in Italia soprattutto dal 2006 grazie al Conto Energia e agli incentivi al 55% che hanno favorito la diffusione del fotovoltaico e del solare-termico per la produzione rispettivamente di energia elettrica e acqua calda – evidenzia Donatella Pavan, giornalista appassionata ai temi legati alla sostenibilità e ideatrice della mostra-evento “La potenza di Helios” – ma possiamo fare molto di più. Non basta essere il Paese del sole. Abbiamo bisogno di integrare le rinnovabili e di usare in modo diffuso le tecnologie a disposizione che ci consentono di sfruttarle. Si tratta di una rivoluzione che deve partire dalle città e dai cittadini. Se Amburgo, che è situata molto più a nord di Milano e ospita un milione e trecentomila abitanti, è riuscita a ridurre le emissioni di gas serra grazie anche al solare, perché noi non possiamo fare qualcosa di analogo? Questa è la strada. Siamo dentro a una crisi di cui non si vede la fine, i cambiamenti climatici in corso sono sotto gli occhi di tutti ma soprattutto il nostro Paese dipende all’80% dall’estero per il suo fabbisogno energetico. Riduciamolo e ridurremo i nostri costi sia come sistema Italia sia come singoli cittadini. Bolzano ha dato il la, Roma e Milano qualcosa hanno fatto ma non basta.

I possibili utilizzi dell’energia solare

L’energia solare può essere utilizzata in diversi ambiti, dalla mobilità all’edilizia ai prodotti per la casa. Con il sole si può fare il bucato e si può cucinare, ci si può spostare in città senza inquinarla e si possono addirittura caricare i lettori cd e le batterie dei cellulari. La potenza di Helios, dedicata ai prodotti alimentati dal sole, vuole fare il punto sull’utilizzo dell’energia del sole in città. A partire da casa propria. «Un po’ come ha fatto Thierry Boch, fondatore di E-move.me – racconta Donatella Pavan – che prima di mettere mano a questo progetto imprenditoriale nato per offrire soluzioni di mobilità urbana sostenibile, ha convinto i 35 condomini dello stabile in cui abita a installare dei pannelli solari termici e fotovoltaici che oggi coprono quasi tutto il fabbisogno energetico del condominio, limitando fortemente l’uso del gas metano».

Grazie alle aziende che hanno deciso di partecipare a questo evento, il pubblico avrà modo di capire come modificare il proprio stile di vita lavorando sui piccoli grandi cambiamenti nella propria quotidianità. Per passare dalla casa energivora che consuma energia, alla casa energifora, che produce energia e soddisfa le necessità quotidiane. A partire dai pannelli solari termici condominiali per integrare l’acqua calda prodotta dalla caldaia e dai pannelli fotovoltaici sul tetto o in facciata per produrre elettricità, ma non solo.

Si possono lavare le stoviglie e la biancheria in modo sostenibile per l’ambiente con degli elettrodomestici a doppia carica dove l’acqua può essere riscaldata da un pannello solare termico o solare termico fotovoltaico. Tra i prodotti più all’avanguardia in questo senso c’è la cucina Green Kitchen TM 2.0, proposta da Whirlpool: un sistema di cucina avanzata dove l’acqua di scarto e il calore vengono riutilizzato da un elettrodomestico all’altro. E per chi vuole usare il sole per cucinare in terrazza o in giardino approfittando della bella stagione, sul mercato sono già disponibili i forni e le cucine solari. Le cucine a energia solare non funzionano con i pannelli ma tramite un riflettore parabolico che concentra i raggi del sole sulla pentola e la riscalda; con questo sistema è possibile raggiungere le stesse temperature delle cucine tradizionali (ca. 200 ºC), e conseguentemente, oltre a cucinare, è possibile infornare e friggere. Il riflettore è orientabile rispetto del sole: è pertanto possibile cucinare dal mattino fino al pomeriggio, avendo cura di installarlo in un luogo soleggiato e in uno spazio protetto dal vento. Il sole deve essere presente perché questo tipo di cucine funziona a concentrazione e non è in grado di immagazzinare l’energia.

Funzionano invece ad accumulo quelle “lampade solari” che, invece di abbronzare, sono in grado di illuminare di notte spazi aperti utilizzando l’energia solare che hanno catturato durante il giorno un po’ come fa il mare quando rilascia nelle ore notturne il calore che ha accumulato nelle ore precedenti. Con l’energia solare si possono ricaricare smartphone, tablet e perfino le auto elettriche che, in questo caso, non si attaccano alla classica colonnina ma devono essere collegate a una struttura dotata di pannelli fotovoltaici.

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