A organizzare ogni anno la rinomata fiera londinese dedicata alla floricoltura è una storica organizzazione no profit che promuove da anni gli orti sociali, l'agricoltura urbana e i giardini verticali
Chelsea Flower Show è la fiera della floricoltura più rinomata al mondo, e come ogni anno si è svolta a Londra nel mese di maggio. Promossa dalla Royal Horticultural Society, un’associazione no profit con alle spalle una storia lunga 200 anni, richiama ogni anno pollici verdi dalla Gran Bretagna e oltre. Lungi dall’essere un gruppo di aristocratiche signore di campagna dedite al giardinaggio, la Royal Horticultural Society promuove anche forme di agricoltura metropolitana: gli orti sociali, il recupero di pezzi di terreno sul fronte delle case monofamiliari, la creazione di spazi verdi lasciati incolti per fiori spontanei, i tetti verticali. La filosofia è quella dell’ urban greening, far crescere piante in città ovunque sia possibile, poiché è lì che vive l’80 percento della popolazione inglese e la somma di tanti piccoli pezzetti di terra fa un totale di grandi spazi verdi. Il Chelsea Flower Show di quest’anno ha premiato con la medaglia d’oro dei giudici un progetto di urban greening. Il B&Q Garden, giardino verticale con una torre alta nove metri realizzata con micro-orti, ha ricevuto il riconoscimento: pomodori, insalata, erbe da cucina coltivati in vasi sui balconi e sui muri della torre.
La Royal Horticultural Society ha promosso anche una ricerca sulle piante che potrebbero essere usate come copertura per i tetti. In particolare sulla potenzialità di certe piante di ridurre le temperature urbane, che sono notoriamente superiori a quelle delle aree rurali, un fenomeno conosciuto come “effetto isola di calore”. Un ampio numero di studi ha dimostrato quanto siano importanti i tetti verdi nell’abbassamento delle temperature, grazie alla creazione di microclimi più freschi.