Prende il via il 1 novembre in 14 città la competizione dove chi acquista senza chiedere il sacchetto usa e getta fa vincere 20.000 euro al proprio Comune
In tempi in cui i Comuni faticano a far quadrare i bilanci, anche un plus di 20.000 euro è ben gradito, soprattutto se nasce da comportamenti virtuosi all’insegna della coscienza civica e del rispetto per l’ambiente. È questo, infatti, l’ammontare del premio in palio nella prossima competizione nazionale “Sfida all’Ultima Sporta“. Al via il 1 novembre, l’iniziativa – promossa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e dell’Anci – vede coinvolti 14 comuni italiani con una buona pagella in raccolta differenziata.
L’eco-competizione, che si concluderà il 30 aprile 2013, vedrà un totale complessivo di 170.000 cittadini impegnati a ridurre il consumo usa e getta – a partire dallo shopper – con la collaborazione di oltre 130 punti vendita tra supermercati e negozi del piccolo commercio locali.
In questo caso si può davvero affermare che ogni azione conta perché il Comune che registrerà più acquisti effettuati nei negozi aderenti senza consumo di sacchetti usa e getta nell’arco dei sei mesi si aggiudicherà il premio di 20.000 euro offerto complessivamente da tre sponsor: Banca Marche, sponsor principale, Fra Production/Ecottonbag e Novamont.
Per poter partecipare, gli enti locali dovevano aver raggiunto non meno del 60% di raccolta differenziata nel 2011 e avere una popolazione compresa tra gli 8000 e i 17000 abitanti. L’iniziativa partecipa alla terza edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti SERR che avrà luogo dal 17 al 25 novembre in tutta Europa. Da quest’anno tutte le iniziative dei project developer italiani, oltre a concorrere al Premio Europeo, hanno la possibilità di essere selezionate anche per il Premio Nazionale Italiano. Il Comune vincitore utilizzerà il premio per progetti di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici locali, per l’efficientamento energetico o per progetti che prevedono la riduzione del consumo di plastica all’interno dei locali scolastici o mense.